Sanità, carenza di infermeri, servono assunzioni immeediate al distretto di Avellino.

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E' 'blindato' da venerdì 21 febbraio, quando è esploso il contagio da Coronavirus, ma è pienamente operativo anche oggi l'ospedale di Schiavonia (Padova). Dentro vi sono 150 pazienti, in quarantena ma nessuno positivo al virus, e 150-200 tra medici e infermieri, che possono uscire e rientrare per i turni, facendo ogni volta il tampone. "Sul nastro trasportatore le provette si susseguono una dopo l'altra, fermandosi per pochi attimi nelle 'stazioni' di processo, dove un sistema automatizzato provvede con azioni robotiche a centrifugarle, stapparle, prelevare il campione da analizzare, inviarle alla stazione successiva, per poi chiuderle e riporle in un frigorifero" scrive in un post su Fb il direttore dell'Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta, elogiando gli 'angeli' con il camice. ANSA/US ULSS
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In una nota indirizzata al direttore generale dell’Asl di Avellino, Maria Morgante, e al direttore del Distretto sanitario di Avellino, Armando Pirone, il SUMAI Assoprof (Sindacato degli Specialisti Ambulatoriali) denuncia la grave carenza di personale infermieristico presso il distretto di Avellino.

“Tale situazione – evidenzia il SUMAI – non consente di fornire prestazioni specialistiche e strumentali adeguate, soprattutto in un contesto epidemiologico in cui è assolutamente indispensabile garantire livelli elevati di sanificazione di apparecchi diagnostici e superfici di contatto degli ambulatori tra una visita e l’altra per evitare rischi di contagio. Tale sicurezza non può essere garantita con un numero così esiguo di infermieri che molto spesso vengono destinati anche a compiti di natura amministrativa”.

“Ma ancora più grave – sottolinea il SUMAI in una nota firmata dal segretario provinciale Arturo Iannaccone – è registrare la latitanza, per non dire il menefreghismo, della Direzione Generale dell’Asl e della Direzione del Distretto di Avellino che nulla fanno per garantire livelli e sicurezza di assistenza adeguati anche attraverso l’assunzione a tempo determinato di un numero congruo di infermieri in attesa di bandire i concorsi”.

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