Scuola, Codacons: ordinanza De Luca violazione del diritto allo studio, intervenga Governo.

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Le scuole da oggi 16.10.2020 in tutta la Campania saranno chiuse.

Anche i Presidi sono contro l’ordinanza.

Il MIUR, infatti, ha invitato i presidenti regionali a non sacrificare la scuola ed il conseguente diritto alla socializzazione dei ragazzi che si realizza in modo sano all’interno delle strutture didattiche. I presidi hanno dichiarato che chiudere le scuole è una sconfitta. La modalità da remoto deve sì essere garantita, se dovessero presentarsi casi di isolamento di alcuni studenti, ma non deve essere la modalità principale dell’insegnamento.

La scolarizzazione degli alunni (momento fondamentale cui sono sottratti soprattutto i bambini che quest’anno iniziano le scuole) non solo serve per creare una corretta fruizione dell’insegnamento ma deve anche servire per dare i primi ritmi, le prime responsabilità ai ragazzi che si troveranno ad affrontare il mondo del lavoro.

La chiusura delle scuole è stata disposta perché, in base a quanto afferma De Luca nella scorsa conferenza stampa, “i contagi provengono dalle scuole e si diffondono nelle famiglie”. Avranno scoperto un nuovo ceppo del virus cui non siamo a conoscenza? Un nuovo “covid-scuola”?

“Sarebbero serviti pochi accorgimenti, la chiusura doveva essere limitata alle scuole dei comuni con numeri elevati di contagio o addirittura a scuole presenti in singole zone con elevato numero di contagio, i casi covid nelle province di Avellino, Benevento e Salerno sono pochissimi” afferma l’Avv. Matteo Marchetti, “si potevano scaglionare le uscite e gli ingressi in modo più incisivo e sistematico davanti gli istituti evitando contatti ed assembramenti anche con presidi delle forze dell’ordine. Dove andranno adesso i ragazzi che non vanno a scuola? Si incontreranno in luoghi certamente meno sicuri e protetti degli stessi istituti. Che fine faranno i bambini entusiasti di essere tornati dopo mesi tra i banchi? Ma il presidente regionale sembra essere sordo alle istanze dei suoi cittadini e quindi ci si rivolgerà direttamente al Presidente Conte ed alla Ministra Azzolina, perché” spiega Marchetti “venga impugnata l’ordinanza del 15.10.2020 e ci siano regole comuni valide su tutto il territorio nazionale in quanto la scuola non può essere sacrificata prima degli altri; ne va della tenuta psicologica dei nostri studenti dai più piccoli sino ai maturandi” e poi continua “ perché non sono stati aumentati i mezzi pubblici? Perché i covid hospital sono chiusi e inutilizzabili nonostante siano state spese decine e decine di milioni di euro? Ma soprattutto perché penalizzare licei distanti centinaia di km da aree a rischio?”

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