Guardia di Finanza, rapporto Campania 2014, oltre 100 tonnellate di sigarette sequestrate, il 50% del contrabbando nazionale.

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  • denunciati all’A.G. 586 presunti responsabili di reati contro la pubblica amministrazione;
  • controllati appalti pubblici per 29,6 milioni di euro, 161 le denunce per irregolarità;
  • individuati sprechi per quasi 169 milioni di euro e frodi ai finanziamenti pubblici ed al “welfare” per circa 83 milioni di euro;
  • scoperti oltre 730 evasori totali e 1.301 presunti responsabili di reati fiscali;
  • sottratti alla criminalità organizzata beni per 687 milioni di euro;
  • sequestrati 6,7 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi e 2,8 tonnellate di generi agroalimentari;
  • eseguiti oltre 1.500 controlli di contrasto al gioco illegale, con irregolarità nel 38% dei casi;
  • sequestrate 1,5 tonnellate di droga e oltre 100 tonnellate di sigarette di  contrabbando, che rappresentano il 50% del sequestrato nazionale.

5375_logo regione campaniaQuesta la sintesi del rapporto dell’attività della Guardia di Finanza in Campania nell’anno 2014.

Frodi fiscali ed economia sommersa

Il contrasto alle frodi e all’economia sommersa in Campania è stato perseguito attraverso un’azione coordinata tra indagini di polizia giudiziaria, su delega della magistratura, ed interventi ispettivi d’iniziativa sul versante amministrativo, nel quadro di mirati piani operativi predisposti anche livello centrale.

Sotto il primo profilo, i reparti della regione hanno sviluppato circa 1.000 investigazioni estese a tutti i reati fiscali, economici e finanziari, procedendo ad interessare l’Autorità Giudiziaria con proposte di sequestro per equivalente per oltre 502 milioni di euro, finalizzate alla successiva confisca dei beni nella disponibilità dei responsabili dei più gravi reati tributari, allo scopo di assicurare un effettivo recupero delle risorse indebitamente sottratte all’Erario.

In tale ambito, i Reparti hanno utilizzato anche le informazioni riguardanti i fatti che possono configurarsi come violazioni tributarie, che le altre Forze di Polizia e gli Organi di vigilanza hanno trasmesso al Corpo per espressa previsione normativa.

Sotto il secondo profilo, sono state eseguite n. 3.017 verifiche fiscali ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA, nonché 4.300 controlli, avvalendosi, tra gli altri poteri, anche di quello relativo alle indagini finanziarie; strumento quest’ultimo che permette di ricostruire l’entità dei flussi di denaro, titoli e strumenti finanziari ricollegabili all’attività economica effettivamente svolta. In entrambi i casi, gli interventi sono orientati a contrastare i fenomeni evasivi più pericolosi e sono rivolti nei confronti di quei soggetti che presentano i più elevati profili di evasione, selezionati mediante l’analisi di rischio con le banche dati, l’attività di intelligence e l’azione di controllo economico del territorio.

Nel quadro del contrasto all’evasione, l’attenzione dei Finanzieri della Campania è stata rivolta anche alla lotta all’economia sommersa, finalizzata non solo al recupero delle risorse sottratte ai bilanci pubblici ma anche ad arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che rispettano la legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse dalla concorrenza sleale di chi opera nell’illegalità. 730 imprese sono risultate completamente sconosciute al fisco.

Particolare attenzione è stata, quindi, rivolta al contrasto del lavoro sommerso nel cui ambito sono stati individuati oltre 1.000 tra lavoratori in nero e/o irregolari.

Ciò, in definitiva, ha consentito non solo il recupero delle imposte e dei contributi evasi, ma anche di debellare i fenomeni illeciti connessi a questo fenomeno, quali lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina o la produzione e il commercio di articoli con marchi contraffatti e/o insicuri, nonché di aggredire i grandi patrimoni e le ricchezze accumulate da chi sfrutta la manodopera irregolare.

Vigilanza sulla spesa pubblica

Il corretto utilizzo delle risorse pubbliche di origine nazionale o comunitaria ha assunto un rilievo centrale con l’acuirsi della crisi economica, che ha determinato un rinnovato orientamento delle politiche di bilancio, ridisegnando il perimetro d’intervento pubblico nei diversi settori dell’economia.

Di fatto, nel tempo si è affermata la necessità di perseguire, con maggiore incisività, obiettivi di riqualificazione della spesa pubblica, per favorire la crescita del tessuto economico legale del Paese e garantire adeguato sostegno alle fasce più deboli della società.

In questo contesto, i militari della Guardia di Finanza in Campania hanno eseguito 610 interventi volti al controllo sulla corretta percezione di fondi comunitari e nazionali, individuando frodi per oltre 65 milioni di euro, con la denuncia di 1.649 persone.

Sul delicato fronte degli appalti pubblici sono state eseguite 20 ispezioni riferibili ad appalti per oltre 29 milioni di euro di cui circa 21 milioni sono risultati assegnati irregolarmente; 161 i soggetti denunciati all’A.G.

Sul piano operativo, gli interventi nel settore sono stati indirizzati lungo tre direttrici:

‐ l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria, con l’obiettivo non solo di accertare il quadro delle responsabilità, ma anche di limitare e ristorare i danni subiti dalla collettività, bloccando l’erogazione di provvidenze non dovute e provvedendo al loro recupero mediante l’applicazione degli strumenti di sequestro contemplati dalla legge;

‐ lo sviluppo di approfondimenti a richiesta della Corte dei Conti, per chiarire eventuali ipotesi di danno erariale in capo a funzionari o dirigenti che hanno gestito denaro pubblico;

‐ la pianificazione di estese campagne di controllo nei confronti dei percettori di agevolazioni con finalità socio‐assistenziali, anche nella prospettiva di favorire l’incremento del livello di compliance tra i potenziali destinatari delle misure.

I risultati conseguiti, che si pongono in linea di continuità rispetto all’anno precedente, vanno correlati anche al costruttivo e proficuo rapporto di collaborazione tra la Guardia di Finanza e la Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania. II complesso di queste attività costituisce tra l’altro un importante presidio in chiave anticorruzione.

Attività anti-contrabbando nel settore doganale e dei prodotti energetici.

La capillare attività di vigilanza svolta presso i porti e gli aeroporti della Campania, integrata da un sistema di vigilanza dinamica che estende la rete dei controlli all’interno del territorio, con finalità preventive e repressive, si è concretizzata in oltre 3.800 interventi e la denuncia di 4.100 soggetti.

In questo contesto, i Reparti della Campania hanno svolto investigazioni tese a contrastare il contrabbando di sigarette, comprese quelle contraffatte o, comunque, non rispondenti agli standard europei di produzione e commercializzazione, nocive per la salute dei consumatori.

Lo sforzo informativo ed investigativo finalizzato ad individuare e disarticolare le “filiere” criminali che gestiscono l’importazione, il deposito e lo smercio dei tabacchi lavorati esteri, ha consentito di sequestrare oltre 100 tonnellate di T.L.E. (pari al 50% del sequestrato nazionale).

Sul fronte della lotta alle frodi in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, l’attività del Corpo ha perseguito il duplice obiettivo di tutelare il gettito assicurato all’Erario e di preservare la correttezza del mercato.

A tal fine, sono state sviluppate mirate attività attraverso l’esecuzione di 335 interventi nei confronti di impianti di produzione e della filiera commerciale, soprattutto quelli con più significativi indici di rischio.

Particolare attenzione è stata rivolta al contrasto alle frodi nella distribuzione al dettaglio dei prodotti energetici, attraverso interventi presso gli impianti di distribuzione stradale finalizzati a riscontrare l’effettivo quantitativo di carburante erogato dalle colonnine, la qualità merceologica dei prodotti immessi in consumo, il rispetto degli obblighi in tema di corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati.

In tale ambito, i Reparti territoriali della Campania hanno proceduto al sequestro di oltre 2.160 tonnellate di prodotti energetici sottoposti ad accisa, che rappresentano circa il 40% del sequestrato nazionale.

Lotta al gioco illegale

Nel quadro della più ampia azione volta al contrasto dell’evasione fiscale e degli interessi economici della criminalità, i Reparti della Campania hanno posto in essere oltre 1.500 interventi volti alla ricerca ed al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse.

L’attività dei finanzieri si è sviluppata attraverso indagini di polizia giudiziaria per la scoperta delle condotte fraudolenti più gravi e complesse, nonché con l’esecuzione di controlli di natura amministrativa, svolti in forma autonoma o in maniera congiunta nel più ampio quadro dei “piani coordinati di intervento”, eseguiti a livello nazionale in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

In tale segmento del servizio, l’attività è stata indirizzata alla tutela:

‐ della fiscalità dei giochi, a garanzia del gettito complessivo derivante dalla raccolta;

‐ del mercato, contro forme di concorrenza sleale ai danni degli operatori onesti da parte di offerte clandestine, impedendo i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e condotte di riciclaggio di denaro sporco;

‐ dei consumatori, rispetto ad offerte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, sia sulla regolarità del gioco, sia sulle probabilità di vincita, tutelando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori.

Lotta agli interessi patrimoniali della criminalità organizzata ed al riciclaggio

Nella lotta alla criminalità organizzata, anche di stampo camorristico, il Comando Regionale Campania mette in campo sia unità operative altamente specializzate (i Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata dei Nuclei pt di Napoli e Salerno) che le migliori risorse professionali dei Reparti territoriali della regione.

Con questo dispositivo la Guardia di Finanza punta all’aggressione dei patrimoni illeciti e delle imprese criminali. L’obiettivo di fondo è colpire la delinquenza organizzata nel cuore dei propri interessi economici e patrimoniali, attraverso l’individuazione ed il conseguente sequestro di beni e ricchezze riconducibili a soggetti indagati o indiziati di reati di mafia ovvero responsabili di reiterati delitti di natura economica e finanziaria, nonché ai loro prestanome.

Questo non solo per togliere alle organizzazioni criminali le proprie fonti finanziarie, ma anche per recuperare alla collettività la ricchezza ottenuta con gravi delitti, rafforzando il valore educativo della legalità.

In tale ambito, in costante sinergica azione con le competenti Autorità Giudiziarie, i Reparti della Campania hanno eseguito nel decorso anno 754 accertamenti antimafia che hanno consentito il sequestro di beni e di disponibilità finanziarie per 620 milioni di euro nonché di avanzare ulteriori proposte di sequestro per un ammontare complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro.

Complementare a tale ambito operativo è l’attività svolta a tutela del mercato dei capitali. Su questo fronte, l’azione di servizio ha perseguito lo scopo di ricercare e reprimere tutti i fenomeni illeciti (riciclaggio, usura, trasferimento fraudolento dei valori, ecc.) in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza, compromettendo la corretta allocazione e distribuzione delle risorse.

Gli interventi si sviluppano attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria, l’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette e i controlli sulle movimentazioni transfrontaliere di valuta.

Il monitoraggio dei flussi finanziari è l’elemento che caratterizza ogni approccio investigativo in questi ambiti, dal momento che consente di seguire le tracce dei reati che generano profitti, ricostruendone il percorso ed individuandone i reali mittenti e beneficiari.

Nella stessa prospettiva, molta importanza rivestono anche le ispezioni ed i controlli nei confronti dei destinatari della normativa anti riciclaggio (intermediari finanziari, money transfer, società fiduciarie, ecc.), al fine di verificare il corretto adempimento dei relativi obblighi (adeguata verifica della clientela, registrazione dei dati e segnalazioni delle operazioni sospette) e prevenire l’utilizzo del sistema finanziario per movimentare capitali di origine illecita.

Tutela ai diritti di proprietà e dei consumatori, lotta alla contraffazione

illeciti che danneggiano la proprietà intellettuale, secondo una strategia operativa che si sviluppa su tre direttrici fra loro convergenti:

‐ il presidio degli spazi doganali, per intercettare i traffici illeciti di merci contraffatte e pericolose di provenienza extra‐comunitaria prima ancora che vengano immesse nel circuito commerciale nazionale;

‐ il controllo economico del territorio esercitato dalle pattuglie su strada in coordinamento con le altre Forze di Polizia e con le Polizie locali, per garantire una risposta tempestiva e capillare anche ai traffici illeciti di minore spessore e alla minuta vendita;

‐ l’attività investigativa in senso stretto, finalizzata alla ricostruzione di tutta la “filiera del falso”, dai canali d’importazione ai centri di abusiva produzione, dalle aree di deposito alle reti di distribuzione, dai mezzi di finanziamento alle ricchezze accumulate illegalmente dai responsabili.

In tale ambito le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro di 6,7 milioni di prodotti contraffatti, per un valore complessivo di circa 69 milioni di euro. In linea con l’approccio trasversale che connota qualunque servizio operativo del Corpo, nelle azioni di contrasto all’industria del falso viene assicurato il contestuale approfondimento di tutti i profili di illecito collegati alla contraffazione, quali l’evasione fiscale e contributiva, l’immigrazione clandestina, lo sfruttamento di manodopera, il riciclaggio e il reimpiego dei proventi illeciti.

Contrasto ai traffici illeciti

Il dispositivo di concorso alla sicurezza interna ed esterna del territorio, è assicurato dai Reparti della Campania attraverso un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti, non solo di merci di contrabbando e contraffatte, ma pure di stupefacenti, rifiuti, armi ed esseri umani, spesso di dimensioni internazionali.

Le attività, che si sono sviluppate attraverso articolate indagini di polizia giudiziaria, avviate e portate avanti anche ricorrendo alla collaborazione con Paesi esteri, nonché mediante il pattugliamento in mare da parte dei mezzi navali ed aerei del Reparto Operativo Aeronavale di stanza a Napoli e a Salerno, hanno permesso di sequestrare oltre 1,5 tonnellate di sostanze stupefacenti e la conseguente denuncia di 338 persone di cui 143 tratte in arresto.

I grandi traffici illeciti che danneggiano la sicurezza e l’economia del nostro Paese, infatti, originano in massima parte oltre mare, transitando per il Mediterraneo, e fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione operativa che ‐ senza soluzioni di continuità ‐ si sviluppa con la massima e rapida integrazione fra dispositivo di vigilanza a mare e strutture investigative sul territorio.

Il controllo economico del territorio ed il 117

Le primarie funzioni della Guardia di Finanza a tutela della finanza pubblica e dell’economia, oltre che di contrasto ai traffici illeciti e di concorso alla pubblica sicurezza, trovano un’importante manifestazione nel “controllo economico del territorio”.

La capillare presenza territoriale, la flessibilità propria dei moduli operativi adottati, la trasversalità delle azioni di servizio ‐ rivolte a contrastare tutti i profili d’illegalità dei fenomeni scoperti – permette ai Reparti della Campania di assicurare un costante presidio rispetto ad una vasta gamma di illeciti economico‐finanziari che possono manifestarsi nelle diverse aree del territorio (lavoro nero e immigrazione clandestina, contrabbando e gioco illegale, vendita di prodotti contraffatti e pericolosi, truffe, ecc.).

Il controllo economico del territorio è garantito anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilità “117”, servizio che trova le sue premesse nella necessità di corrispondere alle istanze di sicurezza economico‐finanziaria manifestate con sempre maggiore diffusione dalla collettività. Al tal fine, a livello centrale, è stata anche potenziata la specifica sezione “117” presente sul sito internet www.gdf.gov.it, attraverso la quale è possibile compilare, stampare e presentare ai Reparti territoriali segnalazioni, denunce e richieste, di semplice compilazione.

Concorso alla sicurezza ed all’ordine pubblico

Il concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica viene, principalmente, assicurato con l’impiego dei militari specializzati “Anti Terrorismo e Pronto Impiego” (ATPI), dislocati nelle province di Napoli, Caserta e Salerno.

I cosiddetti “Baschi Verdi”, per il loro particolare addestramento e la conoscenza delle migliori tecniche di polizia, si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo ed oltre a garantire i servizi di ordine pubblico e le misure di protezione personale nel quadro delle direttive delle Autorità di pubblica sicurezza, fanno parte integrante del dispositivo operativo del Corpo per il contrasto all’illegalità economico‐finanziaria ed ai traffici illeciti, assicurando il loro fondamentale apporto soprattutto al controllo economico del territorio.

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