La Neve Azzurra, il dramma Isochimica in scena al teatro d’Europa di Cesinali sabato 17 e domenica 18.

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Il dramma Isochimica va in scena sabato 17 e domenica 18 al Teatro d’Europa di Cesinali. con “La Neve Azzurra“, atto unico scritto da Angela Caterina e Luigi Frasca, liberamente ispirato a “Il racconto giusto” di Anselmo Botte.

Questa mattina, presso la sede Cgil di via Padre Paolo Manna, è stato presentato lo spettacolo che vede il patrocinio e il sostegno della Camera del Lavoro e dell’associazione culturale “Dialoghi per il futuro”, presieduta da Mimmo Limongiello.

“La ‘neve azzurra’ perché quando gli operai lavoravano in questa fabbrica producevano delle polveri di quel colore, sulla locandina un treno della morte perché questo ha significato Isochimica- spiega l’autrice Angela Caterina, coautrice dell’atto unico insieme a Luigi Frasca, direttore artistico del Teatro d’Europa- lo spettacolo è in chiave sperimentale e vede protagonisti i giovani, perché sono loro che devono continuare a lottare e denunciare gli abusi di uomini di potere che propongono un lavoro che si rivela una condanna a morte. Uomini che nello spettacolo diventano dei clown che abbindolano giovani in cerca di lavoro: un po’ come metterli con le spalle al muro e puntargli un fucile contro».

Un’iniziativa a cui crede molto la Cgil, come spiega il segretario provinciale Franco Fiordellisi: «noi ci siamo, e dispiace, ma lo comprendo, che spesso anche la nostra organizzazione finisca al centro delle critiche degli ex operai. La Cgil è impegnata su tutti i fronti, soprattutto quello di far ritornare ad Avellino il processo trasferito a Napoli. Abbiamo quotidianamente contatti con il presidente del Tribunale Vincenzo Beatrice, Maurizio Landini e don Luigi Ciotti hanno più volte interloquito con il Ministro della Giustizia Andrea Orlando e non ci fermeremo. Ma quel che è più difficile è far comprendere alla comunità che questa non è una battaglia dei singoli ma collettiva. Spero che anche lo spettacolo possa servire a questo: a mettere in moto un presa di coscienza generale, ad una istanza di civiltà».

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