Teatro, BoTTega del SoTToscala: meglio chiusi che senza pubblico o con pubblico in ansia.

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“Questo è un momento importante per tutti noi. Un momento storico che ha bisogno di unità e non di divisioni. Lo scorso DPCM ha vietato l’apertura dei luoghi culturali, ma, nel caso in cui dovessero consentire l’apertura di cinema e teatri, la BoTTega del SoTToscala rimarrà chiusa lo stesso“. La dichiarazione arriva da Nicola Mariconda attore, regista e direttore artistico della Bottega del Sottoscala, piccolo teatrino di San Michele di Serino, posto ricavato da locali vandalizzati.
“Avevamo già in programma una rassegna di spettacoli, ovviamente in conformità con le norme vigenti Covid” – dice Nicola Mariconda –
Abbiamo sostenuto delle spese per rimodernare il locale realizzando un impianto di ricircolo d’aria, sostituendo delle sedute con poltroncine da teatro e bonificando l’area antistante le scuole creando una piccola oasi verde. Nonostante questo, la decisione più ovvia è stare chiusi.
Come già successo per la rassegna estiva, quando abbiamo annullato gli eventi di luglio a causa di alcuni casi Covid nel nostro paese, come voi ben sapete, la priorità è la tranquillità. Le cose vanno fatte se necessarie e non forzatamente. Anche se San Michele di Serino presenta pochi casi positivi al Covid ma risulta positivo alla tensione, allora è meglio fermarsi un attimo, respirare, guardarsi in torno e poi ripartire.
Vogliamo, con questo gesto, dare un segno di tranquillità e di buon senso proprio per poter ripartire al momento giusto, con la tranquillità giusta e l’entusiasmo giusto. Il teatro non serve se non c’è il pubblico. E serve ancora meno se il pubblico c’è ed è teso.
Non serve fare spettacoli solo per dovere. Il teatro ha bisogno di vita, di vita tranquilla e vera. Noi cercheremo di essere comunque presenti, non preoccupatevi. La partita più grande dobbiamo giocarla mettendo in campo tutto il nostro buonsenso e tutta l’unità possibile. Tranquilli: stiamo solo rimandando l’inizio delle danze, non abbiamo detto che non balleremo. Quindi restate sintonizzati: Contagiamoci, si…ma di Cultura. Noi, (R)Esistiamo”.

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