Terre dell'Irpinia, il Teatro di Legno ne "La Nave dei folli", giovedì 25 alla Casina del Principe.

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Continuano gli eventi nell’ambito del progetto “Terre dell’Irpina. Arte, sapori e tradizioni”. Giovedì 25 settembre, presso la Casina del Principe di Avellino, alle ore 21,  il Teatro di legno si esibirà ne “La Nave dei Folli”, uno spettacolo con Annamaria Palomba, Silvana Pirone, Domenico Santo e Salvatore Veneruso, per la regia ed i costumi di Luigi Imperato e Silvana Pirone.

Lo spettacolo, dalle tinte grottesche, è popolato di personaggi segnati dalla follia, vittime dell’emarginazione, prigionieri del viaggio, immobili sulla sogna dell’esilio, condotti con l’inganno verso il proprio destino: imbarcati con l’illusione di un pellegrinaggio salvifico.

L’ingresso è gratuito.

Note di regia

La nave dei folli accoglie corpi-relitti, storie di oltraggi, di umanità ripudiata. Anime sopravvissute a se stesse, personaggi senza più nome in un ambiente senza più nome: brandelli di esistenze appartenute forse ad alcuni ma ormai rifiutate, come si rifiutano oggetti vecchi in cui non ci si riconosce più e che denunciano una parte di sé. Quella parte che è comodo non mostrare e soprattutto non guardare.
I nostri folli aspirano ad aggirarsi nelle nostre menti e sotto la nostra pelle, godono a metterci di fronte ad un dubbio, uno specchio distorto che ci fa domande e che non sa dare risposte. Loro stessi vivono nel continuo dubbio della realtà che li esula a volte esitanti nel credere a se stessi: si sorprendono a fingere, a recitare ruoli o a sentirsene doppi involontari. Sono soli eppure uniti dalla comune solitudine, si tengono per mano, si abbracciano in un amplesso di male comune, ma si fanno anche la guerra, si odiano, si amano e sperano. Sono uomini.
La nostra attenzione non è concentrata sulla follia come stato psichico, ma sulla ritualizzazione scenica dell’esilio che si trasforma lentamente nel rito del ricordo e della disperazione.

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