Torna libero ex sindaco Festa

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Gianluca Festa, ex sindaco di Avellino, è stato recentemente liberato dopo aver trascorso 154 giorni agli arresti domiciliari. La sua detenzione era stata decisa in seguito a un’indagine condotta dalla Procura di Avellino, che lo stava esaminando per una serie di crimini. Tra le accuse mosse contro di lui vi erano l’associazione a delinquere, il depistaggio e la corruzione. La gravità di tali accuse lo obbligò a rimanere in isolamento domestico mentre le investigazioni continuavano.

La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha infine annullato l’ordinanza che era stata emessa l’8 luglio dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino.

Questa ordinanza era stata inizialmente proposta dalla Procura, sotto la direzione di Domenico Airoma, come rinnovo delle restrizioni già imposte il 18 aprile. Le accuse riguardavano presunti pagamenti ricevuti da Festa da parte di tre imprenditori che avevano rapporti commerciali con il Comune. Questi imprenditori erano stati indagati ma lasciati in libertà. La Corte Suprema ha ordinato la liberazione immediata di Festa, andando incontro alle richieste avanzate dalla sua difesa, rappresentata dagli avvocati Luigi Petrillo e Dario Vannetiello. La difesa aveva presentato un ricorso “per saltum,” una modalità che permette di portare un caso direttamente davanti alla Corte Suprema senza passare dai livelli intermedi di giudizio.

Dopo la sua liberazione, Gianluca Festa ha scritto un messaggio sui social media, rivolgendosi ai cittadini di Avellino per informarli del suo ritorno in libertà e annunciando il suo desiderio di essere nuovamente tra di loro. Ora si attende la pubblicazione delle motivazioni della sentenza da parte della Corte Suprema. La difesa dell’ex sindaco spera che queste motivazioni possano smantellare completamente le accuse mosse nell’ambito dell’inchiesta nota come “Dolce Vita.”

Se ciò avvenisse, si azzererebbe l’intero impianto accusatorio, determinando una piena riabilitazione di Festa.

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