Truffa ai danni dello Stato, GdF ferma 6 persone legate a Aias e Noi con Loro. Obbligo di firma per moglie De Mita.

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L’inchiesta Aias va avanti e si arricchisce di misure cautelari più gravi per alcuni degli indagati. La Procura della Repubblica di Avellino, ha disposto arresti domiciliari e obbligo di firma per alcuni degli indagati.

Tra loro la presidente di Noi con Loro Annamaria Scarinzi in De Mita, per lei è scattato l’obbligo di firma, e l’ex presidente Aias Gerardo Bilotta, da questa mattina agli arresti domiciliari. Altre misure riguardano alcuni componenti della famiglia Preziuso.

I provvedimenti sono in corso di esecuzione, e riguardano alcuni degli indagati per il giro di false fatturazioni e utilizzo dei fondi europei destinati a progetti di cura e riabilitazione di persone diversamente abili. L’inchiesta è coordinata dal numero uno degli inquirenti avellinesi, il Procuratore Rosario Cantelmo e da procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio.Nell’odiema mattinata, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di
Avellino hanno dato esecuzione, tra Roma. Avellino e provincia, a sei misure restrittive della
libertà personale (due arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione giornaliera alla
p.g.) nei confronti di altrettanti soggetti indagati a vario titolo per reati di truffa aggravata per
il conseguimento di erogazioni pubbliche. malversazione ai danni dello Stato, riciclaggio e
peculato.

L’indagine ha ad oggetto l`operato di due associazioni onlus, impegnate nel settore
della riabilitazione e dell`assistenza ai disabili, che hanno percepito finanziamenti pubblici.
Le attività di indagine traggono origine dall’analisi effettuata dai finanzieri sui flussi
finanziari delle due associazioni.

In particolare, l’approfondimento di alcune operazioni bancarie sospette faceva emergere un elevato flusso di denaro che dai conti correnti delle due onlus confluiva verso due società avellinesi -una operante nel settore informatico e una avente come attività principale quella di gestore di bar- senza trovare una valida giustificazione nella causale delle fatture emesse a fronte dei pagamenti ricevuti, in quanto non compatibili con l’attività esercitata dai beneficiari.

Tali pagamenti, venivano poi “smistati°` dai rappresentanti legali delle due società
coinvolte su conti correnti e carte prepagate intestati a loro stessi e a familiari, provvedendo
poi, attraverso varie operazioni di prelevamento presso ATM, a far disperdere i contanti.

Le indagini hanno quindi consentito di appurare e smascherare l`esistenza di un vero e
proprio sistema, teso da un lato ad ottenere fraudolentemente fondi pubblici attraverso la
partecipazione a progettualità bandite dalla Regione Campania a favore dei disabili e
dall”altro a disperdere i finanziamenti dell’A.s.l. Avellino per la cura e la riabilitazione di
soggetti con handicap.

Le misure cautelari eseguite son sviluppo dei provvedimenti di sequestro preventivo
d’urgenza delle somme di denaro distratte dal 2013 al 2017 – per un totale di circa 1.645.000 euro -_ emessi dal P.M. titolare delle indagini ed eseguiti dai Finanzieri del Comando Provinciale di Avellino lo scorso maggio.

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