Benevento, niente sconti dall’Atalanta, la salvezza passa da Crotone e Torino.

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Atalanta's Mario Pasalic celebrates with his teammate Atalanta's Duvan Zapata (right) after scoring a goal during the Italian Serie A soccer match Atalanta BC vs Benevento at the Gewiss Stadium in Bergamo, Italy, 12 May 2021. ANSA/PAOLO MAGNI
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L’Atalanta conserva la seconda piazza a discapito di un Benevento alla ricerca del miracolo per issarsi dal terzultimo posto nelle ultime due prove col già retrocesso Crotone e un Torino ancora in bilico. Ma quanta fatica per rompere il ghiaccio al 22′ sull’asse Malinovskyi-Muriel e anche per raddoppiare con Pasalic verso metà della seconda frazione.

Gasperini rispolvera il 4-2-3-1 contro il 5-3-2 di Inzaghi così denso da costringere i padroni di casa estenuanti manovre ai fianchi. Due sole le chances nella prima metà del primo tempo, tra 7′ e 8′, con Pessina a girarsi dall’area (a lato) supportato da Romero e Muriel sull’onda lunga del primo corner e Zapata a strozzare il sinistro sul la di Gosens poco oltre il limite. Montipò smanaccia il cross teso di Muriel (14′), mentre di là il primo tentativo di qualunque giocata è lo stesso numero a rientrare di Improta (21′) bloccato da Gollini in presa alta. Quindi l’azione del vantaggio, con l’accentrato ucraino a restituire palla al capocannoniere atalantino (22 in A, 26 in stagione) per il tocco sotto pressoché di punta ad anticipare l’uscita del portiere.

Nonostante la supremazia, i bergamaschi rischiano sul primo angolo altrui corretto dalla sponda di Glik per la botta di Barba: Romero s’intromette nella traiettoria deviandola oltre il montante. E’ il 24′ e piove a dirotto, tanto che Gollini non si fida a trattenere il secondo tiro dalla bandierina di Viola alzandolo per concedergliene un terzo.

Se metà gara si chiude a 2’30” dall’intervallo con la doppia occasione Gosens-Zapata sul filtrante basso dalla trequarti dell’assistman dell’1-0, col colombiano a servire il tedesco stoppato da Glik e incapace di insaccare sulla ribattuta, la ripresa inizia subito con un paio di invenzioni di Muriel, che punta di mancino chiamato da Gosens il primo palo difeso da Montipò ed esplode un destro pretenzioso (alto) dai 20 metri (4′). Il connazionale Zapata (12′) non controlla sull’ennesimo affondo del migliore in campo, ma i cambi del tecnico atalantino risolvono la pratica: è il 22′ quando Pasalic, subentrato a Pessina, s’inserisce col sinistro a rimorchio di Zapata, favorito dal velo di Miranchuk, fresco cambio dell’apripista. (ANSA).

Noi dobbiamo pensare al Crotone domenica e dobbiamo vincere per forza, poi ci giocheremo tutto all’ultima a Torino e saranno decisive le ultime. Non era questa la partita giusta, ma noi siamo stati in gara anche con l’uomo in meno cercando di fare il 2-1″. Questa l’analisi di Pippo Inzaghi, a Sky Sport, dopo il ko con l’Atalanta che inguaia la corsa salvezza del Benevento. “Avevo paura della reazione psicologica con l’Atalanta dopo quello che è successo col Cagliari, invece difensivamente abbiamo fatto bene e di solito a Bergamo i portieri vengono bombardati, ma noi abbiamo preso due gol per la loro classe, hanno qualità e grandi cambi. Noi abbiamo avuto spirito, ora non si guarda indietro e dobbiamo pensare a vincere la prossima”.

I 7 gol presi dal Torino con il Milan? Non posso guardare agli altri, devo pensare ai miei giocatori e quello che dobbiamo fare noi è provare ad accorciare alla prossima, c’è lo Spezia che giocherà con Toro e Roma, ma dobbiamo pensare a noi stessi e tornare a vincere. Vedendo le nostre gare a San Siro abbiamo fatto 14 tiri in porta, col Cagliari sappiamo cosa è successo ma ci sarebbe stato stretto anche il pareggio, nonostante un punto che sarebbe stato linfa vitale per la classifica. Noi siamo venuti qui a fare la nostra gara, ma l’Atalanta lotta per la Champions ed ha una grande forza. La mia squadra è viva e e mi auguro torni a vincere, alla fine il destino guarderà e ci darà la spinta decisiva. Corsa sul Torino o sullo Spezia? Solo su noi stessi, è da un po’ che guardiamo gli altri… dobbiamo vincere e giocarci tutto all’ultima” ha concluso il tecnico dei sanniti.

 

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