Salotto di primo ‘900 all’Auditorium San Vittorino.

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Marcella Parziale, contralto e Giuseppina Coni, pianoforte, incantano l’Auditorium San Vittorino di Benevento,valentissime protagoniste del concerto “Salotto di primo ‘900” con musiche di Francesco Paolo Tostie Ottorino Respighi, su testi di Giovanni Boccaccio e Gabriele D’Annunzio.

Il concerto,raffinatissimo,faceva parte della Stagione Concertistica 2023, che si concluderà a fine mese, promossa da Accademia di Santa Sofia insieme a Università degli Studi del Sannio e Conservatorio di Benevento, sempre con la direzione artistica di Filippo Zigante e Marcella Parziale, e la consulenza scientifica di Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock.

Calorosi come sempre i saluti iniziali di Maria Buonaguro, Presidente Amici Accademia, che ha brevemente introdotto il programma della serata.

Durante l’affascinante esibizione, abbiamo potuto riscopriree apprezzare i sodalizi artistici, reali o anche ideali, lontani e postumi, tra due sommi poeti, padri della letteratura italiana, e duegrandicompositori italiani, riproposticon garbo, sensibilità e gusto per la ricercastorica e musicale, dall’affiatato duo Parziale/Coni.Grazie a queste due appassionate musiciste, intense interpreti e ricercatrici del “bello” dimenticato,abbiamo potutoapprezzare come i delicati versi di Boccaccio e l’evocativa scrittura dannunziana,trovino efficacissimo compimento nel linguaggio musicale elegante epiacevolissimo di Francesco Paolo Tosti e di Ottorino Respighi.

I testi di questoconcerto, per la maggior parte,provenivano dal “Poema paradisiaco”, raccolta di poesie di D’Annunzio, pubblicata nel 1893. Il concerto apre con otto componimenti da “Consolazione”dove scopriamo un D’Annunzio inconsueto, puro e spensierato, soprattutto neiversi vibranti dedicati alla madre,intrisi di affetto e nostalgia dell’infanzia,lontanissimidalla retorica che lo caratterizza altrove.

La musica, composta da Francesco Paolo Tosti,pochi mesi prima di morire(1916), sottolinea efficacemente le infinite sfumature emotive suggerite dal testo, incarnate perfettamentedalla voce di Contralto di Marcella Parziale, limpida e calda, ricca di chiaroscuri, profondamente concentrata a cogliere, nella scansione palpitante di ogni sillaba, ogni repentino cambio di umore, ogni accento poetico o impetuoso passaggio musicale.

Ne “La sera”, invece, narrazione altamente suggestiva di un amore crepuscolare, la scrittura musicale di Tosti si fa più livida e tagliente.Lo stesso testo, riproposto poi, nella versione di Ottorino Respighi s’inasprisce ancor di più di ulteriori dissonanze. Ma è in “Sopra un’aria antica” che il sentimento esplode, ricco di passione e struggente malinconia.La scrittura musicale, prende spunto dall’inconfondibile melodia dell’aria di Antonio Cesti (1623-1669), “Intorno all’idol mio”, per poi aprirsi, dando libero sfogo a un sentimento che fatica a rassegnarsiallo scorrere inesorabile del tempo e a un inevitabile epilogo.

Il pubblico attento e conquistato, esplode spesso in applausi incontenibili.

Il concerto prosegue con i “Cinque canti all’antica”,musicati da Respighisu testo di Boccaccio. La genialità del compositore si esprime in una scrittura musicale decisamente improntata all’arcaismo, aderente all’estetica del testo, ma arricchita d’improvvisi e spiazzanti elementi di modernità. Impeccabili le due interpreti in una esecuzione che emoziona.

Giuseppina Coni, da sola al piano, ci delizia ancora con Ottorino Respighi, nell’Intermezzo-Serenata estratto da Sei pezzi per pianoforte del 1903. Applausi scaldano la sala e accolgono il rientro di Marcella Parziale.

La Coni al pianoforte, interpreta ogni brano con vivace complicità e drammatica compassione, regalandoci una straordinaria riproposizione del lavoro compositivo dei due Maestri del primo ‘900, e un preciso sostegno al testo cantato dalla Parziale.

Perfettamente amalgamate in un efficacissimo ascolto reciproco, le due artiste, dopo l’emozionante finale, coronato da applausi scroscianti, per l’immancabile bis ci regalano la celebre, incantevole, ‘A Vucchella di D’Annunzio, musicata proprio da Francesco Paolo Tosti. Grandi applausi e complimenti salutano e ringraziano le artiste, infine congedate con un doveroso trionfo di fiori.

Il prossimo appuntamento è per venerdì 16 giugno, alle ore 20, nella Chesa di Santa Sofia, con Mons. Felice Accrocca e la sua importante dissertazione “Francesco D’Assisi – L’Autografia di un illetterato”.

(Monica Carbini)

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