E’ stato siglato tra il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi e la Casa di reclusione “Bartolo, Famiglietti e Forgetta”. il protocollo di intesa che prevede la realizzazione di un progetto per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità per le persone detenute nella casa di reclusione presente sul territorio comunale .
Il protocollo prevede che fino ad un massimo di 5 persone detenute nel carcere di Sant’Angelo dei Lombardi (ammesse al lavoro all’esterno), potranno prestare un’attività non retribuita per conto del Comune ed in favore della collettività.
I detenuti che avranno accesso al progetto, opereranno sotto la supervisione di un coordinatore che ne monitorerà il percorso. Tra gli ambiti in cui i detenuti potranno impegnare il loro lavoro si evidenziano i servizi di tutela e cura del patrimonio culturale, la cura e la manutenzione del verde pubblico o azioni di tutela del patrimonio ambientale.
Il protocollo nasce dalla crescente sinergia tra Comune e Casa di reclusione e rappresenta il primo passo di un percorso volto a favorire pratiche sempre più concrete di reinserimento sociale e lavorativo. “Sono molto soddisfatto di questa iniziativa, che rappresenta un modello che viene usato a livello internazionale per creare un ponte tra le case di reclusione e la società. La reclusione, come espresso in Costituzione, deve rappresentare prima di tutto uno strumento di rieducazione ed è con questo spirito che abbiamo avviato questo progetto per il quale ringrazio fortemente la direttrice Marianna Adanti e tutto il personale della Casa di reclusione del nostro Comune”, ha concluso il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi Marco Marandino.