Alla scoperta di Volturara Irpina.

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543215_536342819716646_1972739888_nCirca l’origine di Volturara Irpina esistono diverse teorie e tra queste ve ne è una recentissima e sicuramente affascinante, basata sulle ricerche relative alla colonizzazione etrusca della Campania del prof. L. Gambardella e della prof.ssa M. Bonghi Jovino, secondo la quale Volturara sarebbe stata nell’antichità una colonia etrusca.

Tale ipotesi, (che nel far derivare il significato della radice Volt del nostro toponimo dal nome della divinità nazionale etrusca protettrice dei campi e del sesso incerto Veltha o Valtha, detta anche Veltune o Voltumna e in latino Vertumnus, indica Volturara come una delle tre città della dodecapoli etrusca della Campania, Velsu, Urina e Velka, di cui si sono perse completamente le tracce), se da un lato restituisce credibilità alle notizie fornite dalla tradizione classica, tutta concorde nel sostenere la presenza, oggi finalmente accertata, di fondazioni e colonie etrusche in Campania, in particolare nell’Ager Picentinus tra la penisola sorrentina e il fiume Sele, appare nel nostro caso del tutto priva di riscontri concreti per l’assoluta mancanza di prove epigrafiche o archeologiche che viceversa sembrano sostenere quella che rimane l’opinione prevalente la quale lascia ritenere come probabile il fatto che Volturara, insieme ad alcuni centri limitrofi, sia sorto dopo la distruzione di Sabatia, antica e potente città irpina posta a ridosso dei monti che circondano il paese abbattuta dai romani verso il 200 A.C..

Il parco regionale dei Monti Picentini

Il territorio compreso dal parco si estende tra le provincie di Avellino e Salerno, La vetta più alta è il Monte Cervialto (1.809 m), seguono il Monte Polveracchio (1.790 m) e il Monte Terminio (1.786 m). Del parco fanno parte l’Oasi naturale del Monte Polveracchio e l’Oasi naturale Valle della Caccia.

Castello di San Michele
Il castello, costruito in età normanno-sveva e rifatto per volere della nobiltà aragonese, è stato trasformato in dimora gentilizia in epoca settecentesca. Esso fu, quindi, dimora di signori feudali e le stanze dovevano trovarsi nella zona est, luogo dell’attuale chiesa.
La Pro Loco
Lo scopo dell’associazione turistica proloco è quello di promuovere Volturara Irpina dal punto di vista culturale, territoriale, paesaggistico, agricolo e sociale. Il nostro territorio rientra a pieno merito nel parco regionale dei monti picentini, il nostro più grande onore e piacere è quello di diffondere le bellezze del nostro territorio montano presso gli amatori e gli appassionati di montagna.A coloro che amano sentire la calma di un territorio ancora incontaminato e ricco di verde da respirare.
L’associazione ha scoposocio culturale e ricreativa che contempla nello statuto sociale anche attenzioni e salvaguardia al patrimonio architettonico. Durante l’anno inoltre vengono organizzate gite sociali a mete turistiche e culturali della nostra regione, percorsi escursionistici in montagna, feste a scopo di aggregazione e di promozione dei prodotti tipici locali.
http://www.proloco-volturara.com/

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