Bus in scarpata, Procura di Avellino ricorre in appello.

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La gente si accalca sopra la scarpata dove un mese fa, a Monteforte Irpino (Avellino), precipitò un pullman causando la morte di 39 persone, nel giorno in cui il pool di periti di tutte le parti coinvolte effettua un sopralluogo sul tratto del viadotto Acqualonga, dove il bus perse il controllo, e nella scarpata dove il mezzo è precipitato, 29 agosto 2013. ANSA/ CESARE ABBATE
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La Procura di Avellino ricorre in appello nei confronti della sentenza emessa l’11 gennaio scorso dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino, Luigi Buono, nei confronti dei 14 imputati nel processo per la strage di “Acqualonga”, il viadotto dell’A16 della Napoli-Canosa dal quale il 28 luglio del 2013 precipitò il bus nel quale persero la vita 40 persone.

Il Procuratore capo, Rosario Cantelmo, e il sostituto Cecilia Annecchini, che in primo grado avevano chiesto la condanna per tutti gli imputati con pene dai 10 ai 12 anni, hanno escluso dal loro ricorso un solo imputato, Vittorio Saulino, il funzionario della Motorizzazione Civile di Napoli accusato di aver partecipato alla falsa revisione del bus e che nel primo grado di giudizio era stato assolto.

La sentenza del giudice Buono aveva assolto sei dirigenti e funzionari della società Autostrade, tra i quali l’ad Giovanni Castellucci, e condannato altri sei dipendenti ed ex dipendenti della stessa società a pene varianti dai 6 ai cinque anni. (ANSA)

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