IIA, parla Del Rosso: senza supporti finanziari non si può produrre a Flumeri, il MISE non ha mantenuto le promesse.

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Prova a far chairezza Stefano Del Rosso, l’amministratore delegato di Industria Italiana Autobus criticato da lavoratori, sindacati e politica per la mancata riapertura dell’azienda di Flumeri. Gli autobus delle commesse vinte in Italia al momento vengono prodotti in Turchia, nè a Bologna, nè a Flumeri dove il piano industriale, ed il conseguente piano di rientro a lavoro dei circa 300 dipendenti, non viene attuato. Su tutti questi punti, l’ad dell’ex Irisbus intende precisare “i virgolettati attribuitimi non rispecchiano pienamente il mio pensiero e sono estrapolazioni di un discorso più ampio. In particolare il sottoscritto, ne alcun altro organo aziendale, ha mai voluto minimizzare il ruolo delle organizzazioni sindacali ne tantomeno avanzare pronunciamenti offensivi nei confronti dei lavoratori della IIA.

Anzi ha inteso sollecitare le istituzioni ad un mantenimento delle promesse fatte, proprio di fronte alle OOSS, nelle tante riunioni presso il MISE. Si è evidenziata infatti la necessità improcrastinabile di una definizione di tutte quelle situazioni da troppo tempo sospese che non consentono di fornire la tranquillità aziendale auspicata dalla direzione aziendale oltre che da tutti quei lavoratori che desiderano rientrare quanto prima al lavoro. Proprio le situazioni di incertezza non hanno consentito l’attuazione piena di quanto previsto dai nostri programmi di ripresa occupazionale su Flumeri.

E’ vero però che in questi anni di grandi sofferenze, sia pure tra enormi difficoltà, l’azienda non è mai venuta meno agli impegni retributivi, contributivi e della fiscalità nazionale e locale, ha sempre operato con tutte le sue forze per il rilancio di stabilimenti che nel 2014 ormai avevano i destini segnati. Lo ha fatto ricevendo molto spesso, troppo spesso, invettive e pesanti insulti proprio diretti al suo amministratore. Le critiche fanno bene e servono a migliorare, gli insulti generano solo tensioni inutili. Evidenza plastica di tutto ciò è quanto accaduto il 15/06/2018 quando l’On. Generoso Maraia, Movimento 5 Stelle, ha pronunciato insulti, menzogne, e le ha diffuse a mezzo Facebook e sulla stampa nei confronti della direzione di IIA. Il tutto è avvenuto nel silenzio dei rappresentanti sindacali presenti. Questo è stato un vero peccato.

In questo momento così delicato ritengo però che sia necessario abbandonare polemiche sterili, spesso figlie proprio di situazioni difficili e della grande tensione conseguente, e percorrere ancora una volta insieme la strada impervia e difficile del risanamento e del rilancio. Solo la concretizzazione dei, tante volte promessi, supporti finanziari può consentire di avviare una produttiva operazione di reindustrializzazione e la realizzazione degli ordini in portafoglio nello stabilimento di Flumeri.

Io, i miei soci e tutta la direzione aziendale non facciamo passi indietro, vogliamo proseguire al fianco di tutti coloro, lavoratori e rappresentanze sindacali, che hanno a cuore il definitivo rilancio degli stabilimenti. Rilancio che non può che passare per una realistica presa d’atto del contesto di competizione mondiale sempre più difficile e della ricerca della massima efficienza e produttività. Ma di questi temi la sede propria di discussione sono proprio i tavoli di confronto con le OOSS”.

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