Clinica Montevergine, i sindacati protestano per cambio dei turni di lavoro.

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In data 06/02/2017 presso la sede amministrativa della Casa di Cura Montevergine sita in Via Ammiraglio Bianco, si è svolta una partecipata assemblea dei lavoratori.

I segretari sindacali di categoria FP CGIL Marco D’Acunto; Fp Cisl  Antonio Santacroce; Provinciale Uil Sanità Antonio Spagnuolo; Provinciale UGL Stefano Caruso; Territoriale NurSind Iannuzzi Romina;  nello stigmatizzare che ancora una volta viene autorizzato un locale per lo svolgimento dell’assemblea in una sede diversa da quella lavorativa, ostacolando di fatto la partecipazione dei lavoratori, hanno rappresentato quanto contenuto nel verbale sindacale del 25 gennaio 2017.

“Oltre a ribadire quanto già espresso in sede di riunione sindacale, ovvero le perplessità rispetto alla complessiva proposta aziendale riguardante i turni di servizio, si è fatto presente che tra le turnazioni rese poi esecutive ve ne è una di cui i sindacati non hanno mai ricevuto informativa – come si evince tra l’altro dal verbale sindacale del 25/01/2017.

Hanno preso la parola numerosi lavoratori che hanno fatto notare come a soli 6 giorni dalla entrata in vigore della nuova turnazione si siano verificate le prime criticità con chi è stato costretto a cambiare turno per coprire le assenze dei colleghi, nel mancato rispetto delle 11 ore di riposo. Hanno lamentato poi notevoli disagi specie nelle ore notturne, durate le quali gli infermieri sono stati costretti a svolgere mansioni
non proprie, in considerazione della totale assenza di personale di supporto.

Hanno evidenziato come il nuovo orario di lavoro con ingresso alle ore 6:30 del mattino abbia creato di fatto solo difficoltà operative, specie per coloro che utilizzano il trasporto pubblico per raggiungere il posto di lavoro, e che i 30 minuti in più non abbiano sostanzialmente apportato miglioramenti significativi alla attività lavorativa. I lavoratori impegnati nelle attività ambulatoriali hanno portato l’attenzione sull’inopportunità del prolungamento dell’orario di servizio fino alle ore 21 in considerazione della completa assenza di attività lavorativa, che si protrae di fatto fino alle 19:30/20, e l’eccessiva durata della pausa lavoro (quest’ultima decisa unilateralmente dall’azienda in contrasto con quanto previsto dal D.lgs. 66/03 e con i precedenti accordi sindacali aziendali), hanno inoltre rappresentato che frequentemente verrebbero utilizzati impropriamente a supporto dell’attività intramoenia dei medici.

Tanto premesso si chiede un incontro urgente al fine di individuare una soluzione ai problemi su descritti precisando che in assenza di riscontro non esiteremo a depositare ricorso per attività antisindacale per le problematiche sin qui riportate a tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.

 

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