Maggio nei Monumenti, Comune e Diocesi di Avellino lavorano per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico cittadino.

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Proseguono gli incontri avviati tra Comune e Diocesi di Avellino per la definizione del programma del Maggio nei Monumenti. L’evento vede il coinvolgimento degli Assessorati alla Mobilità e alla Cultura, dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Avellino e della sesta commissione consiliare.

Grazie, infatti, ad un lavoro sinergico tra Curia, Amministrazione comunale e Soprintendenza si apriranno edifici e scorci di città, chiusi da anni, e si esporranno opere che sono chiuse da tempo in deposito, per offrire alla città un momento di riflessione partendo dai suoi monumenti e da tutto quello che in essi è contenuto. Un patrimonio di beni culturali inestimabile; una occasione per passeggiare per le strade della città e visitare chiostri, cortili, sagrati, chiese, palazzi e piazze, senza la consueta fretta.
Nello specifico per quanto riguarda gli edifici di proprietà della Diocesi, le location presso cui si terranno manifestazioni e concerti saranno il Duomo, la Cripta, il Museo diocesano, la Chiesa di Monserrato, la Chiesa della Santissima Trinità, la Chiesa di Costantinopoli, la Chiesa della Confraternita dell’Annunziata in Piazza Duomo, la Chiesa di Santa Rita–San Francesco Saverio e quella di Sant’Anna–Santa Maria del Rifugio.

L’impegno della Diocesi è anche quello di aprire altre chiese, non solo in centro, la cui fruizione sarà assicurata per un arco maggiore di ore nelle giornate di maggio per consentire ai visitatori di poter apprezzare la loro bellezza storico-artistico e il patrimonio religioso in esse contenuto.

“L’obiettivo generale – spiegano gli assessori Ugo Tomasone e Teresa Mele – è quello di creare negli avellinesi una attenzione verso questi luoghi che non sono conosciuti, sono poco vissuti e praticati ma che rappresentano una grande risorsa per la città. Di qui la necessità anche di creare la giusta attenzione tra i nostri ragazzi e le generazioni di giovani su questa manifestazione attraverso la promozione e la conoscenza di questi luoghi. Ecco perché si punta a coinvolgere le scuole, attraverso un progetto destinato per lo più alle scuole medie cittadine, in modo da coniugare l’aspetto divulgativo didattico e cercare di rafforzare il legame tra città e comunità”.

Si immagina, infatti, di realizzare per le scuole un bando per l’appuntamento di maggio con l’indicazione di una traccia legata a due monumenti su cui scegliere se produrre un tema, un video o un disegno.

Anche il Comune ha prodotto la mappa dei luoghi presso cui tenere manifestazioni nell’ambito del Maggio nei Monumenti: Villa Amendola, la Torre dell’Orologio, che sarà ripulita e resa fruibile nella parte esterna, i Cunicoli Longobardi, il Victor Hugo e la Casina del Principe.

“L’intento è quello di coinvolgere anche le Associazioni e gli artisti che da tempo si occupano degli edifici storici e delle chiese cittadine – sottolinea il Presidente della Commissione cultura Laura Nargi – con il nostro assessore di riferimento Teresa Mele pensiamo ad una manifestazione di interesse che indichi i criteri e le modalità di partecipazione e che sarà resa pubblica nelle prossime settimane. Si registra la piena disponibilità di tutti noi che stiamo lavorando alla definizione del progetto e dei due architetti Modestino Picariello, direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Avellino, e del consulente Marino Nardiello con i quali si è istaurata una sintonia immediata. Quello che ci preme è offrire un ventaglio di proposte agli avellinesi perché comincino a conoscere e ad apprezzare le bellezze della nostra città”.

Comune e Diocesi di Avellino stanno lavorando per favorire la massima partecipazione al Maggio dei Monumenti, che coinvolga tutta la città. In questa logica si è anche inserita la presenza del Conservatorio Cimarosa di Avellino per l’esecuzione di due concerti in una delle location indicate e del Presidio del Libro per un incontro da tenere nell’ambito del programma di maggio.
“Abbiamo individuato per l’occasione le chiese che risultano essere più fruibili già da subito, a partire dalla Cripta del Duomo – ricorda il direttore dell’Ufficio beni Culturali della Curia Vescovile Modestino Picariello – ma stiamo lavorando anche per aprire chiese chiuse da anni, come quella di Monserrato o della Trinità. L’obiettivo è quello di creare le condizioni perché in un prossimo futuro anche tutte le altre chiese presenti sul territorio cittadino vengano aperte e messe in sicurezza per consentire agli avellinesi di visitarle. Pensiamo, dunque, che nei monumenti si possano creano occasioni concrete per recuperare il sentimento di appartenenza e il senso civico della popolazione. Sono certo che i cittadini sapranno apprezzare il notevole impegno partecipando numerosi e propositivi all’evento”.

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