Orti sociali per recuperare vecchi e giovani a Monteforte Irpino.

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11be5ca690416b632281b2f421e2cf4b_LEmarginazione degli anziani e deriva dei giovani. La società contemporanea ci pone sempre più di frequente davanti a casi di disagio sociale che vanno intercettati, seguiti e risolti. Agire sul territorio significa, in concreto, creare occasioni d’incontro, scambio, conoscenza, condivisione e dialogo in grado di coinvolgere i soggetti che presentano determinate problematiche. Ciò è possibile attraverso la promozione di reti informali che coinvolgano in progetti di cooperazione sociale di varia natura semplici cittadini, istituzioni, scuole, oratori, centri giovanili e centri per anziani, associazioni e gruppi, proponendo esperienze partecipative.

Una proposta che riesce a realizzare tutti questi obiettivi è quella degli orti sociali che potrebbero essere allestiti nell’immediato a Monteforte.

Lo scopo è duplice: aggregativo, innanzitutto, e insieme un modo per utilizzare e riqualificare terreni comunali che sono rimasti fuori dalla lottizzazione e sono attualmente incolti. Questo progetto risponde a pieno al nuovo trend di “ritorno alla terra” attraverso gli insegnamenti di chi è esperto, per portare ai più giovani esempi di valore e una cultura di sostenibilità ambientale. Da un’iniziativa del genere, poi, potrebbero essere promossi percorsi di sensibilizzazione e sviluppo della responsabilità sociale della comunità a partire dal rivitalizzare le reti naturali di comunità per qualificare gli interventi di solidarietà organizzata, cogliendo un’opportunità di recupero e di mantenimento delle tradizioni locali. Destinare all’ “arte del coltivare” nel rispetto della memoria storica dei luoghi, ottenendo prodotti che potrebbero poi essere anche venduti dagli interessati a prezzi economici nella logica di accorciare la filiera dal produttore al consumatore.

Partendo dalle risorse disponibili, quindi, gli orti sociali sono capaci di generare benessere comune e progettare un modello di sviluppo agro-economico. Un piano per creare, perché no, nuove opportunità di reddito e di occupazione, offrire concrete prospettive di inclusione sociale, generare servizi per la comunità, migliorare la qualità della vita nelle diverse aree, creare beni e relazioni. Ma anche diffondere questa nuova cultura mediante feste per piccoli e incontri intergenerazionali nonni-nipoti-genitori. Inoltre, gli orticoltori aumentano la sicurezza dello spazio pubblico e possono guidare gli utenti a forme di manutenzione e di rispetto, facendo diminuire i costi di custodia di queste aree.

Insomma, gli orti sociali rappresentano senza dubbio una delle vie per rivitalizzare socialmente la nostra cittadina. Un percorso che ci consentirebbe di riappropriarci dell’ethos popolare, quel senso comune che ha da sempre contraddistinto Monteforte.

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