Più forte del destino, Antonella Ferrari porta il suo spettacolo sabato 10 a Cesinali.

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Nel weekend di raccolta fondi “Una Mela per la vita” di AISM, Sabato 10 ottobre alle ore 9.30, presso il Teatro d’Europa di Cesinali, in occasione del Forum provinciale “Vit-Abilmente” (I Edizione: Confrontiamoci sull’abilità), Antonella Ferrari porterà in scena lo spettacolo dal titolo “Più forte del destino”, dedicato agli alunni delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado.

Antonella Ferrari, madrina nazionale di AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) è un volto noto del cinema e della televisione che porta in scena il delicato tema della disabilità e l’etichetta della diversità, ripercorrendo la sua esperienza di vita in modo leggero, curioso, buffo, senza far mancare momenti di riflessione, sempre vinti dalla grande forza d’animo.

Vit-Abilmente nasce dalla volontà di alcune associazioni del territorio che ogni giorno cercano di abbattere il pregiudizio verso le persone “cosiddette diversamente abili”: è un diritto di tutti vivere una normale esistenza. Derivano, nonostante l’impegno di sensibilizzazione, ancora da una scarsa conoscenza, che li pone al centro di continue discriminazioni che precludono ad un’istruzione di qualità, al diritto al lavoro, alla salute, alla sessualità fino a quello di costruirsi una vita il più possibile autonoma ed inclusa nella società.

Più forte del destino è uno spettacolo in cui ironia e consapevolezza si fondono in un unico denominatore comune: la voglia di vivere! Uno spettacolo costellato di sorprese e inaspettati colpi di scena, da gustare senza preconcetti e soprattutto, consigliato a chiunque.

Tutto parte dal sogno dell’infanzia, di diventare una ballerina, che è diventato realtà; Antonella danza ancora adesso nonostante qualche tremolio causato da contrazioni involontarie dei muscoli. Scopre di avere la Sclerosi multipla: un nome grande, spaventoso per qualcuno, ma non per lei che oggi lo urla ai quattro venti, quasi come fosse una campagna ironica di accettazione: ora la sua malattia ha un nome e una forma.

Un animo forte, un grande talento artistico e il coraggio sono le sue armi: attraverso l’ironia si presenta al pubblico decantando il manuale del “perfetto disabile” con stereotipi e luoghi comuni che si trasformano in un esilarante test da palcoscenico per capire quanto l’apparenza, anche nella disabilità, conti più di ogni altra cosa.

Afferma Antonella: “Questo spettacolo è una sfida vinta. Si pensa sempre che la disabilità portata su di un palcoscenico teatrale generi pesantezza e malinconia. “Più forte del destino” dimostra invece l’esatto contrario: si può ridere e riflettere anche su un tema così delicato. Sto girando l’Italia da due stagioni e i teatri pieni, gli applausi a scena aperta mi ripagano di tutti gli sforzi fatti!

Messaggi fondamentali di “Più forte del destino” sono la motivazione, le ambizioni e i desideri che diventano il motore della gioia di Antonella: un ascensore per i suoi sogni che non sono più costretti e forzati a fare le scale.

Il 10  Ottobre: una giornata per segnare, seppur lentamente, l’ennesimo passo in avanti per eliminare i pregiudizi.

Dobbiamo combattere contro una mentalità acquisita, metabolizzata ormai, che vuole gli Eroi tutti sani e belli; sculture umane per stilisti e registi, in questa “civiltà del cretino”.
Il mondo è pieno di Eroi senza gambe o senza braccia…o senza voce; ma la loro anima ha gambe che corrono lontano, braccia, per difendere gli uomini…voce, per urlare e cantare…occhi severi, per giudicare. Eroi incartati in corpi difficili da portare a passeggio per le strade della vita quotidiana: eroi in trincea! Carne da cannone. Doppiamente eroi!
” (E. Aprea)

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