Carnevale Princeps Irpino, primo appuntamento sabato 8 a Mercogliano.

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Un’unica sigla per celebrare la grande tradizione d’Irpinia. È il Carnevale Princeps Irpino, che riunisce numerose espressioni del Carnevale della provincia di Avellino, conservate nel tempo, tramandate di generazione in generazione ma vivissime in chi ogni anno si prodiga per mantenere viva l’essenza del Carnevale. Una volta all’anno i Carnevali Irpini si riuniscono sotto la grande sigla di Princeps, con appuntamenti che precedono i giorni tradizionalmente dedicati al Carnevale, riuscendo anche ad arricchire i calendari dei comuni che annualmente ospitano le iniziative di Princeps, sotto la direzione artistica di Roberto D’Agnese.

Quest’anno sarà la città di Mercogliano ad ospitare il Carnevale Princeps Irpino, mentre la Provincia di Avellino ha rinnovato il patrocinio morale quale segno di sostegno istituzionale al progetto Princeps.

Si comincerà sabato 8 febbraio presso il Centro Sociale Campanello di Torrette di Mercogliano dove, alle ore 10,30, si terrà la presentazione del programma di Princeps, alla presenza delle delegazioni dei Carnevali.

Quest’anno sotto l’egida di Princeps si riuniranno i Carnevali di Montemarano, Castelvetere sul Calore, Ballo o’ ndreccio di Forino, Mascarata di Rivottoli di Serino, Zeza di Mercogliano, Quadriglia e Taccarata di Pago del Vallo di Lauro, Pro loco di Marzano, con centinaia di figuranti che animeranno in una coloratissima festa folkloristica i vari appuntamenti.

Dopo la presentazione di sabato a Mercogliano i Carnevali irpini riuniti si sposteranno a Solofra domenica 9 febbraio, alle ore 10.30, con la sfilata di una rappresentanza dei Carnevali, mentre il 15 febbraio tappa a Campobasso per il convegno “Il tempo del Carnevale, Santi, maschere, ghiottonerie” dove il direttore artistico Roberto D’Agnese porterà la testimonianza di Princeps nel corso di una iniziativa promossa dall’associazione “MoliseRadici: Cultura, Costume, Tradizioni” con il patrocinio del comune di Campobasso e del Musec (Museo del Costume Molisano) di Isernia e in collaborazione con l’Accademia Nazionale della Cucina.

Domenica 16 febbraio gran finale a Mercogliano, alle ore 15, in Viale San Modestino, con la spettacolare esibizione del Carnevale Princeps Irpino, dove si esibiranno tutti i gruppi folkloristici e tutti i figuranti.

“Il Carnevale Princeps Irpino nasce dall’esigenza e dalla volontà di riunione i gruppi folkloristici irpiniafferma Mario Cerchione, presidente dell’associazione Zeza di Mercoglianosenza toccare le singole identità legate a ciascuna realtà territoriale ma dando vita ad una vetrina più ampia in grado di raccogliere tutte le nostre preziose realtà, dando la possibilità al pubblico di ammirarle eccezionalmente tutte insieme, come accadrà nel gran finale in programma a Mercogliano il 16 febbraio. I gruppi provenienti da tutta l’Irpinia attraverseranno la città esibendosi singolarmente prima del grande spettacolo corale nella piazza della Funicolare, che simbolicamente rappresenterà un gemellaggio tra tutte le realtà carnevalesche presenti, in uno spettacolo sicuramente unico”.

“Il Carnevale Princeps Irpino rappresenta un importante momento di testimonianza e valorizzazioneafferma il direttore artistico Roberto D’Agnese -. Ogni anno riusciamo a riunire sotto un’unica sigla importanti espressioni della tradizione irpina, in un percorso che negli anni ci sta portando nei vari luoghi simbolo del Carnevale in provincia di Avellino. La presenza di decine e decine di figuranti e gruppi folkloristici rappresenta anche una fonte di indotto per i comuni che ospitano l’evento, nonché la possibilità di arricchire gli appuntamenti carnevaleschi dei comuni con momenti di festa unici nel loro genere. Di certo c’è un dato: questo evento cresce di anno in anno, raccogliamo adesioni e cerchiamo durante l’anno di aprire sempre le porte ad altri Carnevali della provincia. E siamo lieti quest’anno di portare la nostra testimonianza anche fuori dai confini regionali, per spiegare cosa rappresenta questa sigla, Princeps, che riunisce la tradizione e il folklore della nostra terra”.

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