A Fiera Agricola 2014 l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno promuove il progetto “Qr-code”
«Non partecipare a Fiera Agricola sarebbe stata una vera e propria diserzione». Così Antonio Limone, Commissario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha commentato la partecipazione dell’Ente sanitario alla decima edizione di Fiera Agricola, che si terrà dal 24 al 27 aprile nell’A1 Expo – uscita A1 Capua (Ce).
Tracciabilità dei prodotti sarà il filo conduttore degli incontri e dei seminari che l’Istituto porterà in Fiera: «L’Istituto è strumentale allo Stato e alle Regioni Campania e Calabria ed ha lo scopo di tutelare la salute pubblica attraverso il miglioramento delle produzioni animali – ha detto Limone – Quindi, a buon titolo saremo presenti a questa importante manifestazione, durante la quale cercheremo di focalizzare la massima attenzione sul progetto “Qr-code”, che ha l’obiettivo di garantire ai consumatori maggiore trasparenza».
Il progetto “Qr-code”, infatti, è nato su un’idea del Tavolo tecnico permanente, attivato dalla Regione Campania nell’ambito delle iniziative assunte per la “Terra dei Fuochi” ed è, in pratica, uno strumento che dà al consumatore tutte le informazioni sulla salubrità e la tracciabilità del prodotto al momento dell’acquisto. Come? Attraverso un codice a barre impresso sulla confezione: basterà puntare il cellulare o lo smartphone sul codice e sullo schermo compariranno tutte le informazioni a garanzia della sicurezza del prodotto.
«Anche chi non ha uno smartphone – chiosa il Commissario dell’Ente – vedendo il simbolo della Regione Campania sulla confezione ha già certezza che quel prodotto è sicuro. Al momento le aziende interessate al progetto sono circa 300; 240 hanno già sottoscritto la convenzione mentre per altre 68 è in corso l’iter procedurale. Ecco perché con grande pregio partecipiamo a Fiera Agricola: in questo particolare momento per il territorio casertano, la manifestazione ci dà la possibilità di fare corretta informazione e, soprattutto, di avere un dialogo diretto con le aziende. Che – ha concluso – se vogliono superare i pregiudizi e fare il salto di qualità, devono assolutamente adottare la giusta strategia che possa restituire l’agricoltura sana al territorio e riconquistare la fiducia dei consumatori».