Marrone di Serino, chiusa l'istruttoria per il riconoscimento IGP.

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marroneLunedì 14 alla presenza di due funzionari del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che hanno fatto da notaio, è stato celebrato un passaggio fondamentale nella procedura per l’ottenimento del marchio di tutela IGP per il Marrone di Serino. In una partecipata assemblea pubblica presso la biblioteca del Comune di Serino di fatto si è chiusa la fase istruttoria per l’ottenimento dell’Igp.

Ora la proposta di disciplinare approvata, sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, e dopo i canonici 30 giorni per accogliere eventuali opposizioni, il MIPAAF inoltrerà la domanda alla Commissione  Europea, che esaminerà la conformità e provvederà alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE. Dopo la pubblicazione nella GUCE, ci sarà l’iscrizione nell’Albo comunitario dei prodotti a marchio.

“Tra i 18 comuni compresi nell’areale del marrone di serino, 5 sono salernitani, Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, Castiglione del Genovesi, San Cipriano Picentino e Calvanico –   dichiara Paolo Russomando, Presidente del GAL Colline Salernitane –  e questo rappresenta un importante risultato raggiunto grazie al lavoro della nostra agenzia di sviluppo locale”. “Abbiamo creduto nella possibilità di allargare l’areale che originariamente comprendeva quasi esclusivamente il territorio irpino ed abbiamo scommesso su un prodotto che dopo gli anni di grande sofferenza, a causa del cinipide, può rappresentare un volano di ripresa per la nostra economia legata ai prodotti di eccellenza. Oggi il lavoro effettuato insieme alle Amministrazioni, gli operatori ed al comitato promotore ha dato meritato riconoscimento.”

“Acquisito questo risultato – continua il presidente – ci siamo nuovamente messi al lavoro, per costruire un quadro di opportunità diffuse per gli operatori, che devono lavorare in rete e tesaurizzare questo importante risultato tecnico-amministrativo in termini reddito e ricchezza per chi produce, trasforma e commercializza il prodotto. In questo quadro il GAL sta già lavorando per favorire l’aggregazione, per costruire una rete d’imprese agricole e per mettere a disposizione del territorio e soprattutto dei giovani, concrete occasioni di finanziamento, per il settore castanicolo e più in generale per l’agricoltura di qualità.

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