“Oggi Cairano si é svegliata senza quel soffio di dolcezza e di leggerezza che ci ha sempre donato Zi Carminuccio. Non era solo una persona speciale, una creatura gioiosa e accogliente, ma soprattutto rappresentava per molti uno stato d’animo, un sentimento nobile contadino che voleva dire accoglienza, felicitanza, disponibilità, rispetto, sobrietà; qualità e valori preziosi troppi spesso ormai introvabili. Io ironicamente lo definivo il monumento più visitato di Cairano: un’icona che non smetterà di donarci quel dolce suono del suo organetto, quel sorriso onesto nella bellezza del suo volto che offriva come un fiore di benvenuto a chiunque arrivava a cairano e a tutti quelli che incrociava con lo sguardo. A Cairano non ci manca nulla, abbiamo l’aria! Il tempo ci consegnerà il valore della sua testimonianza. Grazie zi Carminuccio”.