Riti di Fuoco, da giovedì 7 a domenica 10 a Lioni

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Ginevra Di Marco, Franco Arminio. Ed ancora riti e tradizioni da più regioni d’Italia e un mix di arte made in Irpinia. E’ la formula di Riti di Fuoco 2023, dal 7 al 10 dicembre nel centro storico di Lioni. Presentata al Circolo della Stampa di Avellino la sesta edizione della manifestazione. Comune di Lioni, Proloco Lioni nel progetto Itinerari Irpini insieme ad alcuni degli artisti che prenderanno parte attiva all’evento: Makardìa, Compagnia teatrale Clan H, Viviana Miele. 

Programma molto ricco per quattro giorni di spettacoli itineranti e non. Dal Molise arriva “La ballata dell’Uomo Orso”, dalla Basilicata “Il Carnevale di Tricarico”. Dalla Puglia i suoni popolari delle Mulieres Garganiche mentre da Napoli giunge a Lioni il Frente Murguero Campano. Sul fronte musicale, oltre alla voce di Ginevra Di Marco, saliranno sul palco i bolognesi Slavi Bravissime Persone con un sound a metà tra il cantautorato italiano e la musica balcanica.

Maria Antonietta Ruggiero, assessore al Turismo del Comune di Lioni, e Antonio Capasso della Proloco, sottolineano le intenzioni: “Che sono quelle di rendere Riti di Fuoco un vero e proprio festival di culture e tradizioni, dal’Irpinia guardandosi intorno per portare nuove esperienze artistiche in Alta Irpinia. Un mix di culture insomma”.

Sul palco anche i Malammeste e i Cantatiemp. Il cartellone è poi caratterizzato anche da momenti di approfondimento sui temi di “Riti di Fuoco”. Tra le tradizioni e le leggende, il laboratorio di dialetto lionese della professoressa Fausta Palmieri. Oppure “Memorie di una Janara”, monologo di Emanuela Sica con letture di Gilda Rizzi e la Consulta delle Donne di Lioni. E spazio anche per i laboratori gastronomici de “Il laboratorio della creatività”, per le escursioni in collaborazione con Sci Club Lioni e associazione N.O.G.R.A., per l’esibizione della scuola di ballo Dancing Queen. Non finisce qui: giocolieri e acrobazie del fuoco tra i vicoli, mostre presepiali, riti dall’Irpinia come l’Osco Rabel, le Janare di Chianche e lo Squacqualacchiun di Teora. Non mancheranno i momenti religiosi come l’omaggio floreale alla statua dell’Immacolata a cura dell’Azione Cattolica. Del resto l’appuntamento di Lioni prende le mosse proprio dalle antiche usanze dell’Immacolata, a Lioni “La Madonna de lo fuoco”.

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