Seervizi museali, Confcooperative: Sannio Europa e Provincia di Benevento sfuggono al confronto.

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Confcooperative Federsolidarietà Campania e Fish Campania apprendono a mezzo stampa delle recenti dichiarazioni della Sannio Europa e della Provincia di Benevento a proposito dei servizi museali gestiti dalle cooperative. Le due Organizzazioni hanno l’impressione che i due enti stiano sfuggendo al confronto richiesto con urgenza dieci giorni fa e preferiscano rilasciare dichiarazioni pubbliche preoccupanti per un’istituzione, segno di poca sensibilità rispetto ai fatti e di insicurezza. La società partecipata della Provincia di Benevento, Sannio Europa, ha precisato di non aver effettuato alcun licenziamento perché gli operatori coinvolti non sono suoi dipendenti.

L’argomento del licenziamento non è mai stato trattato in questi termini dalle due Organizzazioni, neanche nelle lettere inviate alla Provincia e alla sua partecipata. I licenziamenti dei lavoratori impiegati nei servizi di custodia e pulizia dei siti museali di competenza della Provincia di Benevento saranno una diretta conseguenza delle scelte gestionali della Sannio Europa. Senza le commesse pubbliche, svolte per anni in proroga per volontà dell’ente appaltante, sarà impossibile ricollocare tutti i lavoratori, al momento in cassa integrazione. In alcuni casi si tratta di lavoratori cinquantenni.

 

Confcooperative Federsolidarietà Campania e Fish Campania hanno in primis interesse a tutelare l’occupazione delle persone svantaggiate impiegate, sino al 12 marzo, nei servizi di custodia e pulizia dei siti museali di competenza della Provincia di Benevento. Persone svantaggiate la cui occupazione è tutelata dalla legge 381 del 1991. Nessuna intenzione, né interesse, ad entrare nel merito delle scelte procedurali che la Provincia di Benevento e la Sannio Europa volessero adottare per esternalizzare i servizi. Unica richiesta è tutelare i lavoratori, specie quelli più fragili, che senza l’impiego nella gestione dei servizi museali sarebbero già a carico della collettività.

 

«Non è nostra intenzione suggerire alla Provincia e alla Sannio Europa di proseguire con la proroga degli affidamenti se si ritiene di voler procedere diversamente. Ci stiamo sforzando di sensibilizzare la stazione appaltante sul fatto che ci sono strumenti ad hoc, che abbiamo già comunicato alla Sannio Europa, per tutelare il delicato ruolo delle cooperative sociali di inserimento lavorativo anche in procedure ad evidenza pubblica, fermo restando che alla base deve esserci la volontà di tutelare le categorie deboli e le cooperative nelle quali lavorano» commenta Giovanpaolo Gaudino, presidente Confcooperative Federsolidarietà Campania.

 

«Le scelte della Provincia e della Sannio Europa ricadranno inevitabilmente su persone con disabilità sia fisica che mentale. Se c’è la volontà di tutelare questo pezzetto di welfare indiretto che si concretizzava nel promuovere la collaborazione con cooperative sociali di tipo b o miste, gli strumenti giuridici per andare avanti, anche con nuove forme rispetto agli affidamenti in proroga ci sono. Siamo pronti ad accompagnare la Provincia e la Sannio Europa, se lo vorranno», conclude Daniele Romano, presidente Fish Campania.

 

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