Successo per Scuola Amica all'ex Carcere Borbonico a cura dell'UNICEF.

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40089bd8a3615c0db500adc387c0794a_XLSuccesso della rassegna “Scuole Amiche”, organizzata dal Comitato Provinciale dell’UNICEF, presieduto da Amalia Benevento, che ha registrato, nella maratona di tre giorni, la presenza di oltre settecento studenti di città e provincia.

Il Complesso Monumentale dell’ex Carcere Borbonico si è trasformato in luogo di eccellenza per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nell’educazione al consumo consapevole, creando aggregazione ed integrazione sociale.

“La rassegna- commenta Amalia Benevento- ha raggiunto gli obiettivi del progetto “Scuole Amiche” promosso dal MIUR, offrendo ai ragazzi l’opportunità di approfondire, con i percorsi formativi, i valori costituzionali dell’uguaglianza, della pari dignità, dell’inclusione. In tal modo, gli studenti del nostro territorio hanno acquisito la consapevolezza della loro identità e del loro ruolo nella società, trasmettendo alle famiglie, agli amici i valori dei diritti di cittadinanza”-. La rassegna, inserita nel “Maggio nei Monumenti” e realizzata in collaborazione con UNICOOP, ha affrontato il tema “Noi ci siamo… Nutriamo il mondo”, registrando la presenza del responsabile delle attività sociali della Campania Giovanni D’Auria, della presidente della sezione soci di Avellino, Anna Maria Catena, della vice presidente Gaetana Aufiero.

Con i ragazzi anche le educatrici UNICOOP Giuliana Barbara e Rita Pepe.Non solo educazione alla sana e corretta alimentazione, ma anche raccordo con il mercato del lavoro, attraverso l’approfondimento delle risorse del territorio, l’espressione della creatività, l’analisi delle prospettive di sviluppo economico.

“ Il tema- continua Amalia Benevento- ha coinvolto minori di tutte le età nell’espressione della loro sensibilità anche spirituale. Visitando le mostre allestite nella tolos, si desume un percorso proteso alla costruzione di una cultura equa e solidale, in cui la nutrizione è intesa anche come componente alimento dell’anima nella società globale”-. Prevenzione dei fenomeni di devianza giovanile, dialogo tra generazioni, educazione alla legalità sono i criteri basilari per stimolare le nuove generazioni alla partecipazione alla vita della comunità, avvicinandosi al volontariato, con il linguaggio dell’arte. Nella giornata conclusiva, ha dialogato con i ragazzi Vincenzo Noletto, il reporter autore della mostra fotografica “Nutriamo il mondo”, raccontando, con i suoi scatti, le storie dell’infanzia disagiata, ma anche la speranza in un futuro dignitoso per i bambini delle periferie del mondo.

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