Pasqua rappresenta per l’AIL un altro appuntamento fondamentale e ormai consueto per finanziare la ricerca contro le leucemie, i linfomi e il mieloma.
La manifestazione Uova di Pasqua AIL è nata nel 1994 come esperimento a Roma. Si cercava di trovare un’altra grande mobilitazione – oltre a quella già affermata delle Stelle di Natale – per incrementare il finanziamento ai progetti di ricerca e per potenziare i servizi di assistenza ai malati. Il successo di questa iniziativa è stato evidente fin da subito e da poche migliaia di uova siamo arrivati, in pochi anni, a diverse centinaia di migliaia di pezzi distribuiti.
Ogni traguardo che la ricerca raggiunge è merito di un piccolo gesto.
È merito di chi ha consentito, grazie al costante appoggio, di trasformare le Uova dell’AIL in un grande simbolo di solidarietà. È merito dei tanti volontari, che anche per le Uova non fanno mancare il loro appoggio, vera “anima” dell’AIL, perché senza di essi non avremmo sicuramente ottenuto tutti i risultati che l’Associazione è riuscita ad ottenere. È merito di chi ha voluto festeggiare la Pasqua con un uovo di cioccolato dell’AIL regalando ai nostri pazienti la sorpresa più bella, la speranza!
Insieme a Pasqua possiamo dare vita alla ricerca.
Il prossimo appuntamento per le Uova di Pasqua è per l’11 – 12 – 13 Marzo 2016
Nei giorni 11, 12 e 13 marzo è in programma la 23ª edizione delle Uova di Pasqua AIL, realizzata grazie all’impegno di migliaia di volontari che offriranno un uovo di cioccolato a chi verserà un contributo minimo associativo di 12 euro.
Nel corso degli anni quest’iniziativa ha permesso di raccogliere fondi destinati al sostegno di importanti progetti di ricerca e assistenza, contribuendo a far conoscere i progressi della ricerca scientifica nel campo dei tumori del sangue.
I fondi raccolti saranno impiegati per:
- sostenere la ricerca scientifica;
- finanziare il Gruppo GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto) cui fanno capo oltre 150 Centri di Ematologia;
- collaborare al servizio di assistenza domiciliare;
- realizzare case alloggio nei pressi dei centri di terapia;
- realizzare sale gioco e scuole in ospedale.