A trento arriva la settima vittoria consecutiva per la Sidigas Avellino.

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750x330xTr-AV-750x330.jpg.pagespeed.ic.DZDhGMhFaFLa Sidigas Avellino batte Trento e centra la sua settima vittoria consecutiva. Successo arrivato nella maniera più incredibile, con una straordinaria rimonta sul campo di una Dolomiti Energia segnando 34 punti negli ultimi 10′.

La Dolomiti Energia Trenitino apre il match e piazza un 6-0 iniziale, i lupi hanno qualche difficoltà sotto canestro, ci pensa una tripla di Nunnally a dimezzare lo svantaggio. Green dalla lunetta porta i lupi a meno uno, ma Wright propizia un 4-0 (10-5). Avellino rincorre e con Nunnally segna e subisce il fallo e riporta a meno due i suoi. Trento, però, è un serata di grazia e piazza un altro break +7. Sacripanti è costretto a chiamare time out. La difesa trentina è impenetrabile, Pascolo porta i suoi a 11 i punti di vantaggio. Flaccadori segna con una tripla dall’angolo, siamo a 25-12. Ragland rompe il digiuno della Sidigas, ma Lechtaler risponde subito schiacciando a due mani. Il quarto di chiude con il punteggio di 27-14.

Riparte Avellino con Buva che segna da sotto. I lupi concedono qualche extrapossesso di troppo ai trentini. Fasi confuse da entrambi le parti, palle perse e canestri falliti. Veikalas rompe il momento di stasi con una tripla, risposto subito da Wright. La Scandone guadagna spazio sotto canestro, ma Wright colpisce dalla lunga distanza. Sacripanti chiama time out, al ritorno in campo i biancoverdi piazzano un 4-0 di break e raggiungono il – 7, (34-27). Acker sbaglia la tripla, Flaccadori no: i lupi tornano a -10. Avellino tenta la reazione ma Sutton riporta tutto in ordine. Tripla di Lockett . Finisce il primo tempo sul 42-29.

Un lanciatissimo Wright continua a vedere il canestro. Veikalas segna dalla lunetta, Buva segna da sotto: lupi a -10. Sutton fa segnare il nuovo massimo vantaggio di Trento raggiungendo il +14, (48-34). Nunnally e Green provano una reazione ma, Trento stringe le maglie difensive e spegne tutti gli attacchi della Sidigas. Bomba di Sanders, seguito da Pascolo che infila da due, 55-40. Break biancoverde ad opera di Nunnally e Acker: i lupi risalgono a -9. Il terzo periodo si chiude 55-46.

Parte bene la Sidigas, Nunnally brucia la retina da tre ed Avellino risale a -6 (55-49). Wright sveglia i suoi, ma Nunnally realizza di nuovo da tre. Sutton fa uno su due da tre e sul ribaltamento Cervi schiaccia, Avellino accorcia a -4. La gara si accende: botta, risposta tra Cervi e Wright (62-57). Nunnally dalla lunetta non sbaglia: ora solo tre punti la dividono da Trento. Wright rende pan per focaccia, ma Ragland colpisce da tre: 64-62. Nunnally spreca il libero dell’aggancio ed Avellino resta ad una sola lunghezza dalla Dolomiti. Acker mette la freccia colpendo da tre: 64-66. Coach Buscaglia è costretto al time out. Nunnally e Ragland fanno bottino pieno dalla lunetta e fanno volare la Sidigas a più sei. Trento viene imbrigliata nella difesa irpina che è salita di tono chiudendo tutti gli spazi dall’altro lato Cervi schiaccia a due mani e praticamente mette il punto esclamativo alla gara. Nunnally, migliore in campo ,mette i punti della staffa. Finisce 68-80.

E’ un Pino Sacripanti soddisfatto, quello che arriva nella sala stampa del PalaTrento, Il coach dei lupi commenta così la vittoria della sua squadra: “Ci sono due considerazioni da fare. La prima è che Trento ci ha messo in difficoltà per larghi tratti del match giocando una pallacanestro di grande solidità. I loro cambi difensivi, la devastante forza a rimbalzo e la loro capacità di anticipo e aggressività ci hanno limitato molto, soprattutto nella fase d’attacco. In secondo luogo, esprimo la mia contentezza per una vittoria importante, venivamo da una settimana difficile, rispetto alle ultime. Ragland non è stato disponibile per problemi familiari, in più c’è stato qualche infortunio negli allenamenti: ciò ha fatto sì, che i giorni di preparazione al match non siano stati all’altezza. Siamo partiti contratti, abbiamo forzato tanti tiri da tre punti e questo ha portato Trento a costruirsi un buon vantaggio. Nel terzo e nell’ultimo quarto siamo stati bravi ad avere un pensiero fisso: la partita era ancora aperta e potevamo ancora vincerla. Da questo punto di vista abbiamo mostrato grande maturità: nello spogliatoio ho visto convinzione ed energia positiva e da lì è nata la rimonta. Ora ci aspetta una giornata di riposo, poi inizieremo a lavorare per le Final Eight, azzerando tutto e cercando di correggere gli errori dei primi venti minuti”.

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