Solofra, asilo nido finanziato con ssoldi regionali e mai aperto.

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L’Associazionee Officina Futura di Solofra porta alla luce una storia di utilizzo di ssoldi pubblici per strutture mai utilizzate, è il caso di un asilo nido a Solofra finanziato dalla Regione Campania e mai aperto.

“Leggiamo sui social che il comune di Solofra dell’amministrazione Vignola non ha portato a termine nessun lavoro pubblico in 5 anni di governo. I cittadini arrabbiati che guardano a Scorza o alla Scuola Elementare di Casapapa forse non sanno che in verità un lavoro pubblico è stato portato a compimento, seppure non per merito di Vignola, Solofra oggi dispone di un asilo nido”.

“L’asilo nido fu finanziato, dalla Regione Campania per iniziativa dell’allora Assessore alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità per decisione univoca della Commissione e del Centro di Pari Opportunità presieduta all’epoca da Maria Rosaria Ricciardulli e da altre componenti che poi furono cacciate ree di essere menti libere e pensanti.
Commissione, che in soli due anni riuscì ad aprire un centro per le donne nell’ex palazzo S.Agostino, a fare un progetto di antiviolenza finanziato e tuttora funzionante, un progetto di immissione delle donne nel mondo del lavoro, concluso, rendicontato e da poco rifinanziato”.

“Fu progettato un asilo nido poiché con tale progetto si intese in questo modo recuperare almeno un pezzo del centro sociale abbandonato di via Melito (l’ex sala mensa). Tutto questo nel lontano 2013. Fu finanziato dalla Regione per 434mila euro. E’ sorto e ultimato infatti presso il Centro sociale di Solofra. E ospiterà 45 bambini, 9 lattanti da 0 a 12 mesi, 36 da 12 a 36 mesi. Un servizio che doveva servire l’intero territorio della valle dell’Irno. All’interno fu pensato anche un ambulatorio medico convenzionato con l’Asl, un parcheggio per disabili e ogni struttura idonea per accogliere i bimbi, compresi arredi e dormitori.

Un asilo, finito, ultimato ,arredato e CHIUSO. Intanto che Vignola perde tempo e pensa a come utilizzare elettoralmente la medaglia a sua insaputa e tiene chiusa la struttura, per aumentare aspettative e promesse Montoro ha già aperto nel Gennaio 2017 il suo asilo nido che è già funzionante, e riduce di fatto la probabile utenza delle madri lavoratrici di quell’area.

Una miopia gravissima che rischia di far fallire sul nascere un servizio di qualità , per la comunità e per le mamme lavoratrici che ne avrebbero immensamente bisogno.

Siamo come donne convinte che la maternità debba essere una scelta naturale e gioiosa per qualsiasi donna, ma sappiamo anche da donne che per essere buone madri la donna stessa deve sentirsi libera, sia sua, la scelta di proseguire un percorso lavorativo e di carriera o al contrario scegliere di dedicarsi a tempo pieno alla famiglia. Uno stato, un’amministrazione pubblica degna di questo nome, che rispetta la libertà delle donne, deve creare le condizioni di poter vivere entrambe le esperienze con serenità impegnandosi a fornire ogni supporto e servizio adeguato.

L’asilo nido nacque per questo scopo. In questi tempi di campagne elettorali dilatate a dismisura, nel tempo in cui si cercano candidature femminili di facciata, a quelli della politica di Eva contro Eva o per apparare le quote, fate una cosa utile se vi stiamo tanto a cuore, concretezza per noi donne, aprite quell’asilo e intitolatelo a Marina De Piano e a tutte le madri prematuramente scomparse.

La replica del consorzio servizi sociali A5 – avendo individuato e proposto come possibile beneficiaria la struttura di Solofra, si è adoperato , contemporaneamente alla realizzazione dei lavori, a reperire le risorse necessarie per arredare e attrezzare adeguatamente la struttura che rappresenterà molto presto un punto riferimento importante per l’intero territorio.

A tale proposito, mentre si lavora all’inaugurazione della struttura, che è prevista a breve, in considerazione degli impegni istituzionali dei rappresentanti del Governo regionale, gli uffici sono già concentrati a individuare modalità di gestione del servizio che non determinino un eccessivo peso in termini di compartecipazione a carico delle famiglie.
L’ottima collaborazione e sinergia con il Comune di Solofra ha consentito, dunque, di concludere un percorso non solo burocratico e amministrativo ma di profonda condivisione dell’ importanza di investire nella prevenzione garantendo la tutela dei diritti delle famiglie e dei “più piccoli”.

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