Lo scrittore Claudio Elliott incontra gli alunni del Di Prisco di Fontanarosa.

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“Mi sono emozionato. I giorni della Tartaruga è uno dei miei testi narrativi preferiti” – E’ questo il primo pensiero che pronunciano i piccoli studenti dell’IC “DI Prisco” di Fontanarosa all’indomani dell’incontro con Claudio Elliott, docente, scrittore, educatore, interprete dei problemi dei nostri tempi.

L’evento, organizzato nell’ambito delle attività del progetto “libriamoci” – promosso dai docenti del dipartimento disciplinare di lettere, ha tenuto incollati alle sedie per quasi due ore le classi della scuola primaria e secondaria di Igrado di Fontanarosa e di Paternopoli, in uno scambio efficace tra giovani studenti e autore. Curiosità, consigli per la scrittura creativa, tempi di realizzazione, scelte dei soggetti narrativi e fenomeno del bullismo sono alcuni dei quesiti posti ad Elliott.

“Insegno lettere e non so quanto possa essere un educatore, la verità è che spesso sono i ragazzi ad educare me – ha osservato l’autore rispondendo ad una serie di domande su ‘I giorni della tartaruga’ -. Il problema del bullismo più che urgente lo trovo sottilmente insinuante e quindi pericoloso – ha poi aggiunto – perché a Potenza dove vivo, il bullismo è più strisciante che eclatante, è più fatto di cattiverie, di malignità, di piccoli ricatti. La consunzione della vittima è una cottura a fuoco lento, però devo aggiungere che in tanti anni di insegnamento non ricordo un solo grave episodio di bullismo”. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sollecitare sempre di più un autentico amore per la scrittura. “Abbiamo voluto veicolare l’amore per la lettura non attraverso ‘forzature’ – ha dichiarato il dirigente scolastico, Antonella De Donno – ma tramite offerte divertenti, creative e coinvolgenti che sappiano motivare gli alunni tanto da condurli a considerare la lettura non fruizione passiva ma attiva e coinvolgente. È un compito arduo per noi adulti visto che i ragazzi sono sempre più impegnanti a confrontarsi con strumenti digitali che con bei libri di carta scritti con l’inchiostro. Il segreto forse è quello di proporli entrambi attraverso un sistema misto, senza imposizione, sollecitando gradualmente la capacità critica degli alunni, invitandoli a riflettere sul piacere della lettura, sui vantaggi che da essa derivano come lo sviluppo della fantasia, la comprensione di ogni disciplina scolastica, un lessico sempre più vario ed appropriato”.

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