Sally Cangiano in concerto sabato 18

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Con il concerto “Solo Project” di Sally Cangiano, sabato 18 maggio alle 20.30, torna Rapsodie – Emozioni in prosa, poesia e musica, stagione di eventi live a cura di Monica Carbini – Test TeatroStage, realizzata in collaborazione con Accademia di Santa Sofia, che accoglie gli eventi presso il suo Centro di Produzione in Via Albergamo 4/6 a Benevento.

Il “Solo Project” di Sally Cangiano è un progetto innovativo e particolare. Grazie a delle speciali corde, ideate da lui, Sally riesce a ottenere dalla sua chitarra anche le sonorità di un vero e proprio basso che unite all’uso di 2 loop machines rendono la sua musica un vero e proprio spettacolo da ascoltare ma anche da guardare. Sally tesse la struttura ritmica percuotendo la chitarra e usando oggetti vari come spazzole, coltelli, forchette, registrandola in tempo reale sulle “loop machines”, per poi aggiungervi la sua chitarra/basso, sovrapponendo basso e armonia. Con l’ausilio degli effetti Sally riesce a imitare anche le tastiere e altri strumenti. Dalla sua chitarra si origina dunque una vera e propria band, che fa da base a Sally, libero di cantare e fare i suoi “assolo”. Uno spettacolo unico, tutto da ascoltare e da guardare, dove vengono riproposti in maniera originale brani iconici della musica Italiana e interazionale, riarrangiati e riportati a nuova vita.

Sally Cangiano nasce nel 1973 a Piedimonte Matese. A 10 riceve in dono una chitarra e inizia a imparare dal padre che gestisce una radio privata, circostanza che permette a Sally di accedere a una nutrita collezione di vinili. La sua curiosità per la musica lo porta ad ascoltare artisti di tutti i tipi, da Raffaella Carrà a John Coltrane, a Pat Metheny, uno dei suoi più importanti punti di riferimento.

A 18 anni, si trasferisce a Roma, dove suona con alcuni tra i migliori musicisti della scena jazz capitolina. Dopo aver suonato nel Blue Mood Quartet, si sposta a Bologna per suonare al mitico “Cantina Bentivoglio”. È il musicista più giovane a calcare quel palco.

A 24 anni, partecipa all’Eddie Lang Jazz Festival e raggiunge la finale. Un anno dopo decide di dare una svolta alla sua vita e si trasferisce a Bologna per studiare musicoterapia. Questa disciplina lo aiuta a comprendere alcuni parametri musicali che creano emozione: per lui, la musica serve, infatti, a comunicare emozioni e non si riduce a una dimostrazione di abilità tecnica.

Tornato a casa, oltre alla sua attività di musicista che lo porta a collaborare con esponenti di riferimento del panorama jazzistico nazionale (uno su tutti: Ernesto Vitolo), lavora in un centro per l’obesità, fonda “Musica Mente”, associazione di musicoterapia che aiuta i bambini socialmente svantaggiati.

La sua straordinaria qualità artistica lo porta a diventare “Endorser” di importanti marchi quali la DvMark, che produce amplificatori per chitarra e basso, e la D’Orazio, che produce corde.

Nel 2014 incide il suo primo album dal titolo Natale a modo mio. Nel 2015 presenta il suo progetto di musicoterapia all’Expo di Milano. Nel 2017 è cantante e chitarrista nell’album “La chiave” di Franco Del Prete e i Sud Express, collabora nei concerti con Tony Esposito ed Ernesto Vitolo, storici musicisti di Pino Daniele. Nel 2019 si aggiudica il terzo posto al Festival di Napoli. Nel 2021 riceve il Premio della Critica al Festival di Napoli.

Sally Cangiano ci racconta che proprio il 17 maggio uscirà “Quanta strada” l’album che celebra la libertà della sua musica: a 50 anni non ho l’ambizione di arrivare primo. Mi sono preso la libertà di fare un disco che piacesse a me, perché se una cosa ti piace molto probabilmente piacerà anche alle altre persone che ci sentiranno la verità e la passione che ci hai messo. Mi sono preso la libertà di regalarmi delle emozioni con la speranza di regalarle anche al pubblico. Mi sono preso la libertà di essere Sally Cangiano non dovendo nulla a nessuno se non a me stesso. Mi sono preso la libertà di essere libero.

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