Un’eterna partenza, rassegna cinematografica al Comune di Atripalda.

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Al Comune di Atripalda continua la mostra documentaria sui film girati in Irpinia “Un’eterna partenza”, curata da Paolo Speranza. È un feeling antico, quello tra l’Irpinia e il cinema, e ancora ricco di potenzialità e di scoperte. Poche realtà in Italia, soprattutto nel Sud, possono vantare una tradizione e un immaginario collettivo altrettanto radicati nel rapporto con la settima arte, che risale a quando il pioniere del cinema a Napoli, Roberto Troncone, gira il cortometraggio “Il ritorno delle carrozze da Montevergine” (1909).

I passaggi indimenticabili e ormai leggendari (da Fellini a Pasolini, da Zavattini a Lizzani); la suggestione esercitata da un numero considerevole di registi irpini, dallo stesso Scola alla Wertmüller, da Sergio Leone a suo padre Vincenzo, alias Roberto Roberti, uno dei protagonisti del cinema muto, al produttore Dino De Laurentiis; la presenza di un dinamico movimento di base, costituito da cineclub, cineamatori (più volte premiati nei festival nazionali), circoli, associazioni e, oggi, tanti festival e giovani cineasti.

È a questa prospettiva storico-antropologica che si ispirano le scelte e le quattro sezioni della mostra: Il santuario del cinema, sull’immagine di Montevergine nei film; I cugini di montagna, dedicata al rapporto problematico ma necessario con la realtà di Napoli; Un’eterna partenza, con l’emigrazione come leit-motiv della storia irpina; e Ciak in Irpinia, sulle location di ieri (e di domani?).

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